Unioni Civili, al via al dibattito sul Ddl Cirinnà in Senato: bocciate le questioni pregiudiziali e sospensive

02/02/2016 di Redazione

Unioni Civili, la diretta dal Senato: il voto su pregiudiziali e questioni sospensive

Ora che la piazza del “Family day” è ormai archiviata, sulla strada delle Unioni Civili resta l’incognita dei voti segreti nell’aula del Senato. Il voto finale sul provvedimento, sono convinti in casa Pd, arriverà l’11 febbraio: sarà il presidente Grasso, una volta che la cornice del provvedimento e degli emendamenti sarà chiara, a decidere se sarà o meno a scrutinio palese. Ma le prime votazioni inizieranno oggi a Palazzo Madama con le pregiudiziali di costituzionalità e le questioni sospensive presentate dal centrodestra e da alcuni esponenti di Area Popolare. Su questi punti nel Pd non ci sarà alcuna libertà di coscienza. Tradotto, c’è ottimismo, ma servirà per iniziare a capire il “peso” degli schieramenti e i loro numeri: da una parte la “maggioranza variabile” Pd-M5S-Sinistra-Misto-verdiniani, dall’altra destre e Ap. Dalla prossima settimana i voti decisivi. In attesa della riunione dei senatori dem che chiarisca per quali emendamenti sarà concessa “libertà di coscienza“, resta l’articolo 5 sulla stepchild adoption (adozione del figlio del partner) il punto di maggiore divisione, anche al Nazareno, con la resistenza di una ventina di senatori “cattodem” guidati da Stefano Lepri, Emma Fattorini e Rosa Maria Di Giorgi. Su questo articolo e sul numero 3 (diritti e doveri della coppia) del ddl il voto segreto sarà scontato. Basterà la richiesta di 20 senatori per ottenerlo.

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