Clemente Mastella: «Mi ha fatto fuori un complotto di Stato»

01/02/2016 di Redazione

Clemente Mastella intervistato da Luca Telese per Libero ritiene di esser vittima di un complotto dello Stato e dice la sua sull’affossamento Prodi, indicando come colpevole Walter Veltroni.

Eravamo decisivi. IL Pd in Campania con Bassolino prendeva più voti dell’Emilia Romagna. L’Udeur aveva due ministri. Dopo di noi il meridione è scomparso dalle carte geografiche della politica

LEGGI ANCHE: Mastella trombato e abbandonato: «Così Berlusconi mi ha usato»

Ecco qui parte dell’intervista:

Prodi, da Fabio Fazio, mimò questa scenetta, con una faccia pietrificata: “Si aprì una porta , si affacciò la faccetta di Mastella e disse…”
«”Prima di esser fregato vi frego io”- Sì, Roma ricorda bene: questa frasi è quasi testuale»
Ah!
«Ma era detta prima dell’arresto, e in sua difesa»
Beh, insomma!
«Era vero: quel giorno io ho avvertito Prodi che stavano ordendo una trama contro di lui»
Nientemeno.
«Mi riferivo al discorso di Veltroni sulla “vocazione maggioritaria”. anche in questo ho avuto ragione. Veltroni lo voleva fottere e lo ha fatto»
Giudizio prosaico
«E’ un dato di fatto»
(…)
Perché Veltroni è stato killer di Prodi?
«E’ un fatto che è stato quasi nascosto. Da sindaco di Roma era coccolato dall’intellighenzia di sinistra, da La Repubblica, da tanti convinti che i partiti piccoli dovessero sparire»
(…)
Lei cos’altro disse quella mattina a Prodi?
«Testualmente? “Muoviti Romano se stai fermo sei fottuto”»
Metafora alata. Qual era il pericolo?
«Il ricatto di Veltroni: vado a votare e distruggere gli alleati negandogli il posto in coalizione»

(foto copertina ANSA / CIRO FUSCO)

Share this article