Elezioni 2016: Rimini, l’ex moglie di Grillo contro il candidato Grassi. Bologna, perde pezzi la lista Bugani

Qualche giorno fa è stato presentato a Rimini il candidato sindaco del Movimento 5 stelle per le comunali: il giovane avvocato penalista Davide Grassi. Guai però a parlare di ufficialità. Perché anche se alla conferenza stampa hanno partecipato l’eurodeputato Marco Affronte e la deputata Giulia Sarti a mettere i bastoni fra le ruote è l’ex moglie di Beppe Grillo, Sonia Toni.

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RIMINI: POSSIBILI DUE LISTE M5S. L’EX MOGLIE DI GRILLO CONTRO L’ATTIVISTA

Sonia Toni, la cui possibile candidatura a Rimini riempiva i giornali locali qualche mese fa, non usa mezze parole con i compagni di Movimento:

Il gruppo proprietario del M5S di Rimini presenta ufficialmente il proprio candidato sindaco come M5S, fregandosene dell’assenza della certificazione che non li autorizzerebbe a farlo. Se volessero rispettare le regole dovrebbero presentare il sig.Davide Grassi senza usare il nome e il simbolo del M5S. A proposito: ma a Grassi, questo piccolo particolare, glie lo avranno detto? Forse sì, forse no ma, di solito, chi accetta una candidatura a sindaco si informa sulle regole che gestiscono il gruppo nel quale dovrà candidarsi e soprattutto se questo gruppo politico risponde al nome di Movimento 5 Stelle, che non ha niente a che fare con le modalità di gestione dei soliti vecchi partiti che tutti conosciamo.

Risultato? Nel riminese rischiano di palesarsi due liste a 5 stelle. Anche perché, come riporta il Resto Del Carlino, l’ex moglie di Grillo potrebbe non metterci la faccia ma starebbe vagliando una candidatura per fermare Grassi (che un tempo presentò e poi ritirò la sua corsa per Antonio Ingroia): quella di Luciano Baglioni, vice capo della Squadra Mobile della Polizia di Rimini, l’uomo che fermò la banda dei Savi l’incubo della Uno bianca.

IL POST DI GRILLO E LA LISTA BUGANI A RISCHIO

Un bel pasticcio quello riminese in cui anche il leader M5S, Beppe Grillo, ha provato ad intervenire. Non a caso, qualche giorno fa, dopo la conferenza riminese, è apparso sul blog un post in cui il genovese ha messo un freno alla situazione delle liste locali: «Le liste per le comunali non ancora certificate non possono usare il simbolo del M5S e non possono presentarsi come tali, altrimenti saranno formalmente diffidate dal farlo». Un avviso, probabilmente, a Grassi e ai parlamentari che lo sostengono. Non solo. Sempre Grillo è tornato sull’argomento, con un’altra indicazione:

Da oggi a tutela del Movimento 5 Stelle non verranno certificate liste con persone che hanno corso contro il Movimento 5 Stelle in precedenti elezioni per tutti i capoluoghi di regione e di provincia

Questo ultimo comandamento rischia di creare seri problemi alla lista di Bugani a Bologna dove corrono Dario Pattacini (un tempo candidato con l’Idv nel 2009) e Antonio Landi (candidato con Bologna capitale nel 2011). C’è chi però, a Bologna, sostiene invece l’esatto contrario. «Ha specificato “da oggi”, così lo blinda». Max Bugani però sta valutando l’esclusione dei due dalla lista. Uno vale uno. A modo suo: basta che scongiurare l’incubo del doppio (e sgradito) candidato.

(in copertina Grillo a Bologna per il Vday, ANSA/GIORGIO BENVENUTI)

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