«Guardava nel vuoto, come i killer del Bataclan»: il panico a Termini, da dentro

26/01/2016 di Redazione

Una scena da film, come in televisione (proprio oggi che fa 90 anni): invece è stata la realtà dei romani che ieri transitavano a Termini durante l’evacuazione che ha terrorizzato per un’oretta buona la città, prima di finire in giallo. E mentre ancora si indaga, il Messaggero raccoglie le testimonianze di chi ieri ha visto il famigerato uomo con il fucile aggirarsi per i binari prima di sparire.

IL GIALLO DELL’UOMO CON IL FUCILE

Ecco cosa hanno detto i testimoni

«Sembrava di essere al Bataclan», dice Veronica, appena mette piede fuori da Termini […] «Guardava nel vuoto, sembrava che fosse ipnotizzato», racconta chi è riuscito a vedere l’uomo di 60 fermato e rilasciato ad Anagni. «Non pensavamo che fosse un fucile giocattolo. Bastava vedere come teneva in mano l’arma. La impugnava come se fosse stato un kalashnikov vero. Per questo è scoppiato il panico». Nella cappa di delirio che intorno alle sette di sera di ieri ha avvolto lo scalo ferroviario, si addensano testimonianze di ogni genere. In tanti sono ancora sotto choc, c’è perfino chi arriva a giurare di avere «sentito degli spari».

E ancora

«Stavo per raggiungere le scale mobili quando ho sentito delle urla. Una signora accanto a me stava per svenire, l’ho fermata io e le ho dato una bottiglietta d’acqua che tenevo in borsa. Anche io ero spaventata. Mi diceva: faremo la fine di Parigi. Faremo la fine di quelli del Bataclan. Ho avuto un brivido. Anche adesso che ricordo quei momenti sono ancora scossa».

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