Come cambiano le unioni civili: divorzio immediato e nessuna equiparazione alle nozze

23/01/2016 di Redazione

Rimane la stepchild adoption ma con maggiori tutele per il minore. Niente modifiche agli articoli 2 e 3. Le unioni civili si preparano al voto in aula. Sono dodici gli emendamenti studiati, concordati e infine presentati ieri dal Pd con l’ok del capogruppo Luigi Zanda, la prima firmataria del testo Monica Cirinnà e il ministro Maria Elena Boschi.

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Riporta Repubblica:

Il testo, così aggiornato con gli emendamenti Lumia, cancella i riferimenti generici al codice civile che sembravano equiparare le unioni alle nozze. Sulla stepchild si precisa che «non c’è alcun automatismo». E si richiama la procedura per cui sarà «in modo esclusivo» il giudice dei minori a valutare se sono preminenti i vantaggi per il bambino. C’è poi un’aggiunta. Se i due partner si separano hanno gli stessi obblighi nei confronti del figlio adottivo. Non ci sono riferimenti al divieto di utero in affitto, se non in un ordine del giorno.
Troppo poco per i cattolici. I cattodem, tra cui Stefano Lepri e Emma Fattorini, di emendamenti ne hanno presentati 9. Dicono di avere smascherato anche il cavallo di Troia della stepchild all’articolo 3, che introdurrebbe l’adozione, prevista in senso pieno all’articolo 5. Ribadiscono il divieto di utero in affitto, ma hanno fatto retromarcia sull’inasprimento delle pene, solo hanno confermato che si perseguono anche i cittadini italiani che sono ricorsi a questa pratica all’estero. No all’adozione, sì all’affido rafforzato. No anche al cognome del partner.
Sono emendamenti che potrebbero raccogliere il consenso dei centristi dell’Ncd. Almeno di alcuni. L’ala dura capitanata da Maurizio Sacconi è per la soppressione dell’adozione e ha presentato rilievi di incostituzionalità.


(in copertina ANSA/ ANGELO CARCONI)

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