La bufala sullo stupro dei migranti diffusa dalle TV russe

22/01/2016 di Andrea Mollica

Bufale sui migranti

I media russi strumentalizzano la scomparsa di una 13enne a Berlino, subito ritrovata, che aveva denunciato uno stupro di gruppo poi rivelatosi infondato per fare propaganda contro l’Europa invasa dagli stranieri.

BUFALE SUGLI IMMIGRATI

Sui social italiani così come europei molti di noi hanno testimoniato la diffusione di bufale sui migranti, colpevoli di aver compiuto diverse reati in realtà inventati. In Russia la pubblicazione di bufale sui migranti sta assumendo una nuova dimensione, tanto che sono i media più seguiti a proporre storie inventate per fare propaganda, in questo caso contro la Germania che li accoglie. Come spiega Der Spiegel, su diverse TV russe sono comparsi servizi sulla storia di una 13enne di Berlino, di origini russe, che avrebbe subito uno stupro di gruppo da parte dei migranti. Il primo reportage è stato mandato in onda da una TV piuttosto piccola, Zvedva, di proprietà del ministero della Difesa di Mosca. In seguito la principale televisione pubblica, Russia-1, ha trasmesso un servizio in cui era presente un’intervista alla zia della ragazzina, che denunciava la violenza carnale collettiva commessa dagli stranieri. I video sono stati condivisi moltissime volte sui social network russi, con commenti immaginabili per toni e contenuti anti stranieri. Der Spiegel rimarca come questo caso abbia fatto raggiungere una nuova dimensione alle bufale sui migranti, perché influenza l’immagine della Germania in Russia e surriscalda gli animi nella grande comunità russotedesca.

BUFALE FACEBOOK

Come ogni bufala che si rispetti, il caso del falso stupro di gruppo contro un’adolescente tedesca di origini russe si basa su una storia vera. Una 13enne berlinese è scomparsa tra l’11 e il 12 gennaio. Quando è ritornata a casa, ha raccontato di aver subito una violenza carnale alla famiglia, poi smentendo questa ricostruzione dalla sua fuga alla polizia. Le autorità di Berlino hanno smentito che la temporanea scomparsa della adolescente sia stata causata da un rapimento o da un sequestro temporaneo a scopo sessuale. Sulle TV di stato russe si è affermato invece come la polizia tedesca coprisse la verità. La prova sarebbe stata fornita da un video, diffuso per primo da Anonymous Kollektiv, che mostrava uno stupro commesso da persone di origini africane. Come spesso capita in questo caso, il filmato era vero, ma si riferiva a un caso successo nel 2009. Anonymous Kollektiv è un gruppo Facebook noto per le sue simpatie di estrema destra. La vicinanza al neonazismo dei media russi si evidenzia anche nell’intervista, condotta da Ren-TV, a una militante della Npd che si dichiara sorella della ragazza molestata. Anche un comizio berlinese di questo partito neonazista è stato ripreso dalle TV di Mosca per evidenziare le proteste in Germania contro i migranti. Come rimarca Der Spiegel, “la propaganda dei media statali utilizza la crisi dei migranti per diffondere immagini terrificanti sull’Europa in contrasto alla visione positiva sulla Russia”.

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