Alessandria nella storia: «Dedichiamo la vittoria a Piermario Morosini»

Storica Alessandria. I grigiorossi di Angelo Gregucci battono 2-1 lo Spezia in trasferta e conquistano le semifinali di Coppa Italia dopo 80 anni ed ora affronteranno il Milan. Nel ’36 l’Alessandria riuscì non solo a superare i quarti, ma ad arrivare fino in finale: perse col Torino. Dal 1984 una squadra della terza serie non andava così avanti. Dopo il vantaggio su rigore di Calaiò al 20′ pt per i padroni di casa, decide una doppietta di Riccardo Bocalon entrato al 25′ del secondo tempo. “Stiamo realizzando il nostro sogno, andando avanti in questa competizione anche se il campionato resta il nostro primo obiettivo – è la gioia dell’attaccante veneto ai microfoni di Rai Sport. Venivamo da una brutta prestazione in campionato, volevamo rifarci. Questo e’ il bello del calcio: ti da’ sempre opportunita’ per rifarti. Sabato abbiamo perso male a Salo’, oggi ci prendiamo la semifinale di Coppa Italia e poi penseremo al Cuneo. Questa vittoria e’ dedicata ai nostri tifosi e ci puo’ dare entusiasmo”. E Gregucci aggiunge: “Siamo una squadra di terza divisione va in semifinale di una competizione nazionale, rappresentiamo una città, rappresentiamo i grigi. Vorrei che fossimo ricordati per atteggiamento, per sportività. Una rappresentanza di calcio con contenuti sportivi e morali. E’ inutile negarlo, stasera per me è meravigliosa”. Ora c’è il Milan e a chi gli chiedeva se l’Alessandria andrà a San Siro per vincere, Gregucci risponde: “A San Siro andiamo a giocare, bisogna tenere un profilo un po’ bassino, bisogna avere le scarpe di Ghisa. Questa vittoria la dedico a Piermario Morosini”.

CHI FU PIERMARIO MOROSINI

Piermario Morosini morì nel 2012 sul campo, dopo aver accusato un malore durante una partita. Giocava nel Livorno. La sua morte ha sconvolto il calcio italiano anche per la mancanza di un defibrillatore in campo, tema che ha scatenato lunghe polemiche, poiché in molti accusarono: “Si poteva salvare”. Morosini era nato a Bergamo il 5 luglio 1986 e cresciuto nel settore giovanile dell’Atalanta, con cui aveva perso nel 2005 la finale del Campionato Primavera contro la Roma. Subito dopo, Morosini – rimasto orfano quando non era nemmeno maggiorenne (la mamma Camilla è scomparsa nel 2001, il padre Aldo nel 2003).

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