Juncker, frecciate a Renzi: «Offende la Commissione Ue ad ogni occasione». Il premier: «Non ci facciamo intimidire»

15/01/2016 di Redazione

Aggiornamento 18,23 – “Non ci facciamo intimidire da dichiarazioni ad effetto”. Il premier Matteo Renzi replica così a Juncker in una intervista al Tg5. Il presidente della Commissione europea aveva criticato il governo italiano sulla flessibilità. “L’Italia merita rispetto”, ha aggiunto il premier. L’intervista è stata anticipata da un tweet del direttore del Tg5 Clemente Mimun.

Non sono ottimali i rapporti tra Commissione Europea e governo italiano. Lo ammette il presidente Jean Claude Juncker, lanciando anche qualche frecciata al premier Matteo Renzi. «Probabilmente – ha detto – a fine febbraio mi recherò in Italia, perché l’atmosfera tra Roma e la Commissione non è delle migliori. Renzi si lamenta sempre che non sono mai stato in Italia da quando sono diventato presidente della Commissione». Juncker è stato molto duro con il presidente del Consiglio: «Il primo ministro italiano, che amo molto, ha torto a vilipendere la Commissione a ogni occasione, non vedo perché lo faccia. L’Italia a dir la verità non dovrebbe criticarla troppo […] noi abbiamo introdotto flessibilità contro la volontà di alcuni Stati membri che molti dicono dominare l’Europa». Sulla flessibilità Juncker ha rivendicato la posizione: «Sono stato molto sorpreso che alla fine del semestre di presidenza italiana Renzi abbia detto davanti al Parlamento che è stato lui ad aver introdotto la flessibilità, perché sono stato io».

 

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JEAN CLAUDE JUNCKER CRITICA MATTEO RENZI

Le tensioni tra Commissione e Roma sono emese probabilmente con il decreto salva banche e con le diverse dichieste di flessibilità. «L’Italia non dovrebbe troppo criticare la Commissione: abbiamo introdotto in materia di sorveglianza dei conti pubblici una dose accresciuta di flessibilità contro la volontà di certi stati membri e non dei meno importanti: soprattutto di quello che secondo lui domina l’insieme dell’Europa», ha affermato ancora Junker facendo riferimento alla Germania. «L’Italia – ha proseguito – approfitta di tutte le flessibilità introdotte e sono stato sorpreso alla fine della presidenza italiana che Renzi abbia detto al Parlamento europeo che era stato lui ad avere introdotto la flessibilità». In realtà – ha detto ancora il presidente della Commissione – «sono stato io e non lui, anche se con il suo appoggio. E chi mi ha accompagnato nel convicere i contrari non si esprimeva solo con le lingue del sud, credetemi. Bisogna su questo attenersi alla realtà e alla verità».

(Foto di copertina: ANSA / Ye Pingfan / Xinhua / ZUMA Wire)

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