Cosa c’è da sapere sulla depenalizzazione della Cannabis

15/01/2016 di Redazione

Depenalizzazioni, oggi è il giorno della patente e della cannabis. Il Consiglio dei Ministri odierno si prepara a un pacchetto di misure che porteranno alla trasformazione di questi due reati in illeciti amministrativi da punire con una sanzione. Esclusa l’abolizione del reato d’immigrazione clandestina.

Depenalizzazioni
Il ministro della Giustizia Andrea Orlando (ANSA/MASSIMO PERCOSSI)

DEPENALIZZAZIONI: PER LA CANNABIS RIGUARDA SOLO CHI VIOLA LE PRESCRIZIONI

Secondo quanto raccontato dal Messaggero per quanto riguarda la cannabis la sostituzione della pena di un anno di reclusione con una sanzione che va da 5.000 a 30.000 euro riguarda solo chi, già autorizzato alla coltivazione per scopi terapeutici o di ricerca, viola le prescrizioni. La piantina in casa rappresenta ancora un reato. Relativamente alla guida senza patente, oggi l’ammenda va da 2.257 a 9.032 euro. Spesso però la prescrizione agisce “cancellando” tutto. Ora invece scatterebbe il fermo con confisca del mezzo e una multa anche qui compresa tra i 5.000 e i 30.00 euro. In caso di recidiva scatta il reato.

DEPENALIZZAZIONI, LE MISURE DEL PACCHETTO

Il Consiglio dei Ministri dovrebbe dare il via all’abolizione di altri cinque reati che non prevedevano comunque il carcere: ingiuria, sottrazione di cose comuni, appropriazione di cose smarrite, falsità in scrittura privata, falsità in foglio firmato in bianco. Per questi reati non servirà più la querela ma si chiederà a un giudice civile il risarcimento del danno compreso tra 100 e 12.000 euro. Altri reati puniti con una pena pecuniaria diventeranno illeciti amministrativi: atti osceni, abuso della credulità popolare, omesso versamento di ritenute previdenziali non oltre 10mila euro. Anche in questi casi la sanzione sarà compresa tra 5.000 e 30.000 euro. La fedina penale resterà però immacolata. (Photocredit copertina ANSA/GIUSEPPE LAMI)

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