Il “sistema” di Quarto: «Facciamo un passo indietro tutti i vecchi, mettiamo i nuovi e noi ci stiamo dietro»

14/01/2016 di Redazione

Continuano le indagini sulle infiltrazioni a Quarto, dove un’inchiesta del pm Henry John Woodcock sta mettendo abbastanza in difficoltà il Movimento 5 Stelle, coinvolto nei giorni scorsi in una querelle sull’espulsione del sindaco Capuozzo per via di minacce ricevute e non segnalate ai vertici del m5s. Oggi un articolo su Repubblica a firma Cuzzocrea/Del Porto racconta di un vero e proprio “sistema” ideato dai “vecchi” politici per continuare a manovrare nelle retrovie, mandando avanti i volti nuovi. Secondo quanto riporta il quotidiano, nelle intercettazioni l’ex Pd Mario Ferro, “ora indagato per voto di scambio aggravato dalla finalità mafiosa”, sarebbe stato intercettato mentre rivelava la sua idea a un amico politico di Pozzuoli. Ecco le sue parole:

In una delle conversazioni, il 23 agosto 2015, l’ex consigliere comunale del Pd Mario Ferro, indagato con De Robbio per voto di scambio con l’aggravante mafiosa, discute con un politico di Pozzuoli della scelta di proporre ai politici locali volti nuovi. «Facciamo un passo indietro tutti i vecchi… mettiamo i ragazzi avanti… i nuovi… e noi ci stiamo dietro», dice l’amico di Ferro. E quest’ultimo annuisce: «L’abbiamo fatto proprio a Quarto…con questi dei Cinque Stelle…lo abbiamo fatto con i Cinque Stelle e lo abbiamo fatto pure con De Robbio».

Intanto il sindaco Rosa Capuozzo sarà sentita come testimone

Saranno verosimilmente affrontati, ancora una volta, i nodi della tentata estorsione messa a segno ai danni del sindaco dall’ex consigliere grillino Giovanni De Robbio, indagato anche per aver ricevuto il sostegno elettoreale dell’imprenditore delle pompe funebri Alfonso Cesarano, ritenuto vicino al potente clan camorristico Polverino. Rosa Capuozzo, espulsa dal Movimento Cinque stelle ma determinata a non lasciare la guida dell’amministrazione, sarà invece martedì prossimo a Palazzo San Macuto per rispondere alla commissione parlamentare Antimafia. Adesso tutti i consiglieri di maggioranza, se continueranno a sostenere la giunta Capuozzo, rischiano l’espulsione dal M5s Nel verbale di martedì sera, il sindaco ha spiegato di non aver denunciato le pressioni di De Robbio per tutelare il Comune. E ha escluso di aver mai parlato direttamente con i leader di M5s di ricatti né delle amicizie pericolose di De Robbio, confermando così quanto affermato dal presidente della commissione di Vigilanza Rai Roberto Fico e dal vicepresidente della Camera Luigi Di Maio. Gli inquirenti però vogliono altri chiarimenti.

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