Silvio Berlusconi: «Il reddito di cittadinanza del M5S finanziato dalla tassa di successione»

13/01/2016 di Maghdi Abo Abia

Silvio Berlusconi torna nell’agone politico con l’energia di chi ha ancora molto da dare al Paese. E lo fa in un appuntamento forse secondario, una riunione coi gruppi di Forza Italia alla Camera sul tema delle unioni civili. E l’attacco è tutto per il Movimento 5 Stelle, accusato di voler finanziare il Reddito di Cittadinanza con una tassa di successione al 50 per cento. Chi glielo ha detto? Paolo Becchi, professore in passato legato al M5S e oggi lontano dalle posizioni di un partito diventato “stampella di Renzi” e magari oggi più vicino a Forza Italia.

Silvio Berlusconi
Il Professor Paolo Becchi (ANSA)

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SILVIO BERLUSCONI: 50 PER CENTO AGLI EREDI, 50 ALLO STATO

Silvio Berlusconi va dritto al punto, come d’abitudine: «Imperativo è battere il M5S. Ho avuto contatti con Paolo Becchi che mi ha fatto vedere il loro vero programma e ho scoperto, per esempio, che il reddito minimo di cittadinanza pensano di finanziarlo con la tassa di successione: 50 percento dei beni ereditati va agli eredi, 50 allo Stato». Per fare questo bisogna agire sul campo del “nemico politico”, ovvero la Rete: «dobbiamo trovare persone capaci e geniali per sviluppare l’uso della rete. È necessario ampliarci, individuando le nostre persone migliori fra gli eletti a partire dal livello locale». Ora la palla passa al Movimento 5 Stelle. Come risponderà? 

SILVIO BERLUSCONI, RISPONDE NUNZIA CATALFO: “BERLUSCONI? DISPOSTO PERSINO A DIRE IL FALSO”

Ed ecco la risposta del Movimento 5 Stelle, per bocca di Nunzia Catalfo, senatore, prima firmataria della proposta di legge sul Reddito di Cittadinanza: “Per Berlusconi il M5S è diventato ufficialmente un incubo e per batterlo e far si’ che siano lui e Salvini al ballottaggio con i loro amici del Pd, è persino disposto a dichiarare il falso. L’ex Presidente del Consiglio, infatti, sostiene che il Reddito di cittadinanza del M5S verrebbe finanziato con la tassa di successione e che quindi il 50% dei beni ereditati andrebbe in favore dello Stato. Si tratta di affermazioni del tutto false e prive di qualsiasi fondamento. Premesso che oggi in Italia ci sono circa 9 milioni di cittadini che vivono sotto la soglia di poverta’, di cui circa 400 mila pensionati, e tenuto conto che Berlusconi ha piu’ volte dichiarato che sarebbe sua volontà aumentare la pensione minima, cogliamo l’occasione per informare l’ex premier che con l’introduzione della nostra misura aumenterebbero anche le pensioni minime cosi’ come da lui promesso e mai attuato. Per un fatto di coerenza – conclude – persino l’ex Presidente del Consiglio dovrebbe iniziare ad appoggiare l’introduzione in Italia di questa misura già esistente in quasi tutta Europa”.

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