Questo è il film più brutto di sempre

La gara per i miglior film, fra Oscar, Golden Globes e premi assortiti è sempre piena di concorrenza: tutti vogliono sapere quale è il miglior film di una certa categoria, o di un certo anno. E perché tutti si dimenticano costantemente del peggior film? Quale è il film più brutto di sempre? Difficile a dirsi, anche se c’è chi prova a dare una risposta, attraverso gli archivi e le valutazioni di Rotten Tomatoes – il popolare sito di recensioni cinematografiche.

QUALE E’ IL PEGGIOR FILM DI SEMPRE?

Salta fuori così che il film peggiore della storia sarebbe un titolo del 2002, di nome “Ballistic: Ecks vs. Sever”, in Italia noto semplicemente come Ballistic, con Antonio Banderas e Lucy Liu. “Il 100% dei 116 critici che hanno fatto la recensione del thriller di fantascienza gli hanno dato un voto basso, il che è risultato in un punteggio sul “Tomatometro” di 0 e un giudizio del pubblico del 17%”.

I dati li ha raccolti MentalFloss, la storia di Ballistic la riportiamo da Wikipedia.

L’agente Robert Gant dell’FBI ha costruito e messo in circolazione un dispositivo che si impianta nel corpo umano e uccide la persona all’istante se attivato. Egli crede che il figlio Michael ne sia in possesso, e perciò manda i suoi uomini a prenderlo dall’auto della moglie, ma il bambino viene rapito dall’agente Sever (Lucy Liu) per essere da lei protetto. La ragazza, infatti, vorrebbe uccidere Gant perché anni prima aveva ucciso suo figlio. Intanto l’agente Jeremiah Ecks, collega di Sever, viene incaricato dal capo, Julio Martinez (Miguel Sandoval), di recuperare il micidiale congegno; Ecks aiuterà la moglie Vinn (Talisa Soto), che aveva sposato Gant perché Jeremiah si era dato per morto in un’esplosione da lui causata. L’agente Sever, consapevole che il piccolo Michael non possedeva l’arma incontra Robert Gant, che si scoprirà essere l’agente Clark, vecchio compagno di Ecks. Alla fine si scopre che era lui stesso ad ospitare la sua invenzione, e sarà da quest’ultima ucciso, mettendola fuori circolazione.

 

Una trama che, dicono i critici, convincerebbe ben pochi, anzi nessuno.

Il film sarebbe “un assedio senza fine di proiettili e bazooka” senza alcuna sostanza in grado di salvarlo. L’Associated Press scrive che “per molti nel pubblico, la domanda non è se i protagonisti finiranno insieme, o perché mai stiano combattendo, piuttosto: perché sono ancora qui seduto?”. Il Boston Globe definisce il regista Wych Kaosayananda “stupendamente inetto, incapace di illuminare a dovere una sequenza di combattimento”.

 

 

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