Maria Elena Boschi: «Se mio padre indagato, nessun impatto su di me»

11/01/2016 di Redazione

Maria Elena Boschi, intervistata da Lilli Gruber a Ottoemezzo, parla di Banca Etruria, di immigrazione e di riforme costituzionali. Aprendo la porta a un ritorno alle urne qualora il referendum previsto dopo l’approvazione delle Riforme dovesse essere bocciato: «Tutto il governo e anch’io come membro del governo se gli italiani decideranno che queste riforme non sono le loro riforme dovremo necessariamente ri-sottoporci alla scelta dei cittadini, è una scelta di serietà».

maria elena boschi

MARIA ELENA BOSCHI: «BANCA ETRURIA? IO NON MOLLO»

Il voto non è tuttavia dietro l’angolo perché, come prevede la procedura, le elezioni vengono decise dal Presidente della Repubblica. Tuttavia secondo Maria Elena Boschi «sarebbe corretto e serio fare una scelta, noi non siamo attaccati alle poltrone». Dopo essersi detta tranquilla circa la mozione di sfiducia proposta dalle opposizioni: «noi siamo molto tranquilli, il governo ha fatto quello che doveva fare nel rispetto delle regole europee» parla di Banca Etruria chiudendo a qualsiasi suo coinvolgimento o allontanamento dall’esecutivo: «Se mio padre venisse indagato, come qualunque altro cittadino dovrebbe trovarsi un avvocato, ma questo non avrebbe un impatto su di me. La responsabilità penale è personale e poi un’indagine non e’ una condanna».

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MARIA ELENA BOSCHI: «RIFORME, SIAMO SODDISFATTI»

L’approvazione delle riforme e i numeri della maggioranza a Montecitorio ha dato sollievo e soddisfazione al ministro Maria Elena Boschi che si è definita «molto soddisfatta, siamo contenti, è un altro passaggio importante, è un buon modo per iniziare il nuovo anno delle riforme con una maggioranza superiore a quella della volta precedente». E dopo il successo in aula si attende un altro disco verde del referendum conservativo previsto in autunno: «Non la buttiamo sul personale, come pensano le opposizioni, ma coinvolgiamo i cittadini». Allo stesso tempo, Maria Elena Boschi invia un messaggio al Senato: «Non vedo motivi per rinviare il voto. Chi ha tempo non perda tempo, spero che avvenga il prima possibile».

MARIA ELENA BOSCHI: «5 STELLE? PROBLEMI E IMBARAZZO»

La discussione punta sul caso del sindaco del Movimento 5 Stelle di Quarto, Rosa Capuozzo, con le accuse del voto della camorra a favore dei pentastellati. Inevitabile l’attacco del Ministro Maria Elena Boschi nei confronti dei 5 stelle: «Credo che l’M5S abbia al suo interno persone perbene e oneste e persone che oneste non sono. Sono come gli altri, anche se finora si sono intestati il titolo di garanti dell’onestà. io sono sempre ganatista, e lei farà la scelta. E’ ovvio pero’ che s’e’ un sospetto abbastanza pesante. Il problema del sindaco di Quarto mette in luce un Movimento 5 Stelle in difficoltà e imbarazzo. Il problema non è se si dimette, ma come governano i 5 Stelle dove amministrano: stanno facendo grossi problemi».

MARIA ELENA BOSCHI: «ABOLIZIONE REATO D’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA? BISOGNA PREPARARE I CITTADINI»

Maria Elena Boschi chiude parlando del reato d’immigrazione clandestina: «Sappiamo che è un reato che non ha funzionato molto, ma bisogna preparare i cittadini a quel momento. Ora pero’ è prematuro parlarne. Lo stop deciso dal governo sull’abolizione del reato di immigrazione clandestina, non c’entra nulla con la paura del governo di perdere voti. Non siamo in campagna elettorale, ma va detto che il reato non ha funzionato molto e sono stati gli stessi addetti ai lavori che ci hanno chiesto di cambiarlo».

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