Charlie Hebdo, a un anno dalla strage

07/01/2016 di Redazione

Parigi, mercoledì 7 gennaio. Ore 11.28, nella sede di Charlie Hebdo è da poco iniziata la riunione di redazione. Due persone a volto coperto e armati di kalashnikov fanno irruzione nell’edificio, e inizia la mattanza. Durante l’attacco moriranno dodici persone e ne resteranno ferite 11. Tra le vittime ci sono anche Stéphane “Charb” Charbonnier, direttore della testata, quattro vignettisti della redazione e Ahmed Merabet, agente di polizia ucciso con un colpo a bruciapelo dai terroristi, mentre già si trovava a terra sul marciapiede. Per la Francia è l’inizio di un incubo che continuerà anche il giorno successivo con l’attacco di Amedy Coulibaly a un supermercato ebraico della capitale francese e la fuga dei due attentatori di Charlie Hebdo, i fratelli Kouachi. Tutti e tre verranno uccisi dai blitz della polizia francese. Per la Francia, però, l’orrore non è destinato a finire: il 13 novembre la Francia è scossa da una nuova sanguinosa serie di attentati. A un anno dalla strage di Charlie Hebdo il settimanale esce con una copertina destinata a far discutere: un dio che scappa con gli abiti insanguinati: «Un anno dopo il colpevole è ancora in fuga».

(Photocredit copertina:  FREDRIK VON ERICHSEN/dpa – ANSA)

 

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