L’Ilva è in vendita

05/01/2016 di Redazione

L’Ilva, i suoi impianti, le acciaierie di Taranto finite in amministrazione straordinaria statale sono pronte a tornare al privato: pubblicato il bando di gara da parte del Ministero dello Sviluppo Economico che chiede manifestazioni di interesse nei prossimi trenta giorni. Dal 10 gennaio dunque, al 10 febbraio, gruppi privati italiani ed europei che rispettino i requisiti proposti dal bando potranno candidarsi ad acquistare il gruppo che fu della famiglia Riva.

ILVA, PUBBLICATO IL BANDO DI GARA: UN  MESE PER LE MANIFESTAZIONI DI INTERESSE

Il Messaggero fa il punto questa mattina in edicola: il bando pone attenzione al rispetto dei criteri imposti dall’Unione Europea.

Un mese per farsi avanti con le manifestazioni di interesse da parte di singoli soggetti italiani, ma anche esteri con possibilità di riunirsi in cordata. Quindi sulla carta, Marcegaglia, Arvedi, Duferco, Arcelor Mittal potrebbero mettersi insieme mentre, allo stato, Amenduni sarebbe alla finestra. Ieri il Ministro allo Sviluppo Federica Guidi ha firmato il decreto autorizzativo per l’operazione di trasferimento dei complessi aziendali facenti capo all’Ilva, in amministrazione straordinaria e delle altre società collegate: Ilva servizi marittimi, Ilvaform, Innse Cilindri, Sanac, Taranto Energia, Socova, Tillet. Sulla base del decreto, i commissari straordinari Corrado Carruba, Piero Gnudi, Enrico Laghi, assistiti da Rothschild in veste di advisor, hanno pubblicato il bando (otto articoli), che viene pubblicato oggi. Le manifestazioni di interesse potranno essere presentate allo studio del notaio Carlo Marchetti di Milano, dal 10 gennaio fino alle ore 18 del 10 febbraio identificando il dossier con la dicitura ”Project Silver 2016”. La procedura punta a individuare un partner «con il quale dar corso, anche tramite newco, ad un’operazione avente ad oggetto il trasferimento dei complessi aziendali facenti capo alle società in procedura da perfezionarsi mediante cessione o concessione in affitto, con opzione d’acquisto, dei medesimi complessi aziendali». Il tutto con l’obiettivo «di preservare la continuità operativa dei complessi aziendali con idonee garanzie di mantenimento di adeguati livelli occupazionali», assicurando però, in modo da conciliare le obiezioni dell’Unione europea, «la discontinuità, anche economica, della gestione dei medesimi complessi aziendali». Possono presentare «l’interesse imprese individuali o in forma societaria, di qualsiasi nazionalità, sia singolarmente sia congiuntamente ad altre imprese in forma societaria (Cordata)».

 

Il governo pretende due cose: primo, che il potenziale acquirente sia un soggetto economicamente solido; secondo, che l’attività del nuovo gruppo inizi con una verifica e una valutazione degli errori del passato.

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Il bando esclude dalla gara coloro si siano trovati, nei 12 mesi antecedenti, in stato di liquidazione e/o in una delle condizioni di cui agli art 2446 e 2447 (perdite più o meno di un terzo del capitale), oppure in una procedura concorsuale che ne denoti lo stato di insolvenza, lo stato di crisi, la cessazione dell’attività, oppure siano assoggettate a sanzioni interdittive che ne vietino i rapporti con la pa. Altri casi di esclusione: negli organi amministrativi, di direzione o controllo dell’offerente siano presenti esponenti assoggettati a procedimenti per l’applicazione di una delle misure di prevenzione, o siano stati condannati con sentenza passata in giudicato o con decreto penale irrevocabile oppure siano state emesse sentenze di applicazione di pene per reati contro lo stato o l’Unione europea che incidono sulla moralità professionale. Non saranno considerate offerte in arrivo da intermediari o fiduciarie, dalle quali non siano trasparenti le generalità. Infatti le offerte dovranno contenere informazioni precise per identificare il soggetto: se si trattasse di impresa dovranno essere espliciti nome, sede legale, codice fiscale e la partita iva. Nel bando c’è un accenno alle fasi successive. Gli ammessi riceveranno una lettera indicante la durata della due diligence, modalità e contenuti delle offerte vincolanti da presentare, aventi ad oggetto termini e condizioni per l’implementazione dell’operazione, le modalità per l’espletamento di una o più fasi di rilancio. I commissari faranno «una selezione della migliore offerta vincolante e l’avvio di una fase di negoziazione in esclusiva con il relativo soggetto offerente». Infine sottoscrizione del contratto definitivo previo rilascio delle autorizzazioni Antitrust. Durante le varie fasi della procedura che dovrà concludersi entro il 30 giugno, i partecipanti possono rivolgersi all’advisor per avere ragguagli.

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