Stop a smog e nebbia? L’idea più bizzarra di sempre: spianare il monte Turchino

29/12/2015 di Redazione

Per grandi problemi servono grandi rimedi. Ma a volte le soluzioni proposte sono davvero bizzarre. È il caso del problema della nebbia (e dello smog) nella Pianura Padana. In questi giorni di livello eccessivo di polveri inquinanti dell’aria qualcuno ha tirato nuovamente in ballo il singolare rimedio proposto alla fine degli anni ’70, nel corso del noto programma Portobello. Era precisamente il 20 gennaio del 1978. Nel corso della trasmissione condotta da Enzo Tortora il signor Piero Diacono, un tranviere milanese, proponeva lo spianamento del monte Turchino, abbassandolo al livello del mare, in modo «aprire una finestra» sulla valle padana e creare un movimento d’aria capace di liberare intere regioni dalla nebbia.

 

 

SPIANARE IL MONTE TURCHINO, PERCHÈ L’IDEA È BIZZARRA

«Il principio è semplice: è come cambiare l’aria in una stanza», spiegò l’ospite di Portobello. «Cosa Facciamo noi? Apriamo due finestre o una porta e una finestra. Si crea un movimento circolatorio e si cambia l’aria nella stanza. Io propongo di aprire un’altra finestra in Val padana. E c’è un solo punto dove aprire la finestra: al passo del Turchino».

Passo del Turchino
(Immagine da: Google Maps)

L’idea del tranviere milanese suscitò nei giorni successivi un acceso dibattito, anche con l’intervento di qualche metereologo. Si trattava ovviamente solo di una bufala. Come ha spiegato il metereologo Mario Giuliacci sul suo sito qualche anno fa «l’aria contenuta nella Val Padana si può immaginare come confinata in uno scatolone alto circa 15 km, lungo circa 400 km, largo 200 km». Dunque «l’abbattimento del Turchino avrebbe creato in tale ‘scatolone’ d’’aria una fessura di circa 2 kmq, ovvero una finestra ininfluente sul ricambio di aria in Val Padana». «Fatte le dovute proporzioni- concludeva Giuliacci – è come pretendere di ricambiare l’aria in un locale alto 15 cm, lungo 4m e largo 2m, con un foro di appena 1/10 di millimetro quadrato!».

(Immagine copertina: YouTube)

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