Le cinque storie di bambini siriani diventate virali nel 2015

24/12/2015 di Redazione

Siria: sono due milioni i rifugiati nel mondo. Di questa massa umana, cinque persone, per lo più bambini, hanno regalato loro malgrado la propria storia al Pianeta, una storia toccante, di umanità e difficoltà, che ha aiutato l’opinione pubblica ad affrontare il tema della guerra in Siria e del dramma dei rifugiati. La Bbc ha messo insieme questi racconti per ricordare la difficile situazione dei migranti e dei rifugiati.

Siria Aylan
(BULENT KILIC/AFP/Getty Images)
  • SIRIA, LA BAMBINA CHE HA SCAMBIATO UNA MACCHINA FOTOGRAFICA PER UN’ARMA

A inizio anno divenne virale una fotografia che ritraeva una giovane bambina mani in alto davanti ad una macchina fotografica, da lei scambiata per un’arma. Lo scatto fu del fotogiornalista turco Osman Sağırlı, che aveva immortalato la piccola nel 2014 nel campo Atmeh al confine con la Siria. Il nome della bimba? Huda. La Bbc ha cercato di capire che fine avesse fatto la piccola insieme alla sua famiglia. Sono ancora al campo Atmeh, dove vivono da tre anni.

  • SIRIA, IL VENDITORE DI PENNE CON IN BRACCIO LA FIGLIA ADDORMENTATA

Abdul Halim Attar, 33enne palestinese, è stato immortalato con in braccio la figlia Reem per le strade di Beirut. I due sono palestinesi già residenti nel campo Yarmouk in Siria. I due sono scappati da qui a seguito dei combattimenti e sono stati “scoperti” dal giornalista islandese Gissur Simonarsonn che li ha rintracciati ed ha dato vita ad una campagna di crowdfunding per raccogliere 5.000 dollari da donare a padre e figlia. Ne ha ottenuti oltre 190.000. Oggi Abdul Halim Attar è un imprenditore. Ha usato quei soldi per aprire a Beirut una panetteria, un locale kebab e un piccolo ristorante. Da’ lavoro a 16 rifugiati siriani e rimarrà a Beirut. La moglie ha invece scelto di tornare in Siria.

  • SIRIA, LA RAGAZZA SPAVENTATA DALL’UOMO IN UNIFORME

Ua bimba di cinque anni è stata filmata mentre piange e grida isterica mentre viene avvicinata da un poliziotto in Turchia. L’uomo voleva calmare la piccola impegnata a vendere fazzoletti per strada, cercando di proteggerla. La reazione della bimba ha fatto pensare ad alcuni che i siriani siano intimoriti dalle divise. La piccola è sparita nel nulla, insieme alla sua famiglia. Si sa solo che stanno bene.

  • SIRIA, IL RAGAZZO PICCHIATO MENTRE VENDEVA FAZZOLETTI

Una storia molto simile rispetto a quella di Aisha. Il protagonista è Ahmed Abayed, 13 anni, venditore di fazzoletti. Lui però è stato picchiato da un ristoratore a Izmir. Le foto dell’aggressione hanno fatto il giro del Paese suscitando un’onda d’indignazione. Il ragazzo ha detto che stava vendendo fazzoletti a una giovane prima di essere aggredito. In suo soccorso sono intervenuti dei siriani presenti nelle vicinanze. Il giovane non ha presentato denuncia nei confronti del suo aggressore e sono stati ospitati in un hotel per un periodo. Sono state offerte cure mediche alla mamma del ragazzo, affetta da problemi cardiaci, mentre al padre è stato promesso un lavoro. Tuttavia il giovane ha detto che continuerà a vendere fazzoletti in strada “per aiutare la propria famiglia”.

  • SIRIA, IL BIMBO DECEDUTO IN MARE E TROVATO SU UNA SPIAGGIA IN TURCHIA

La storia di Aylan ha commosso il mondo. Il corpicino ben vestito a bocconi su una spiaggia ha permesso all’opinione pubblica di comprendere davvero il dramma della guerra. Il bambino morì il 2 settembre insieme al fratello Galib e alla madre Rehan nel naufragio della loro imbarcazione diretta in Grecia. Il padre, Abdullah, unico sopravvissuto, ha deciso di non voler più andare in Europa e di voler restare in Siria.

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