La storia della Danimarca che vuole sequestrare gioielli e beni ai migranti

Caro migrante vuoi esser accolto in Danimarca? Consegna i tuoi gioielli e averi così riuscirai a pagare l’assistenza necessaria che grava sul nostro eccellente welfare. La proposta-shock arriva dal governo danese ed è stata presentata lo scorso 10 dicembre. Si tratta di un ddl già bollato da diversi network stranieri come crudele (Vox) ed estremo (Washington Post). Anche perché, come ricorda Vox news, il sistema di sequestro ricorda la Germania nazista sotto il terzo Reich nei confronti degli ebrei danesi.

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SEQUESTRO DEI BENI DEI MIGRANTI: PER CIFRE SOPRA I 400 EURO

– Di che si tratta esattamente? Il disegno di legge è stato presentato dal governo questo 10 dicembre, passerà attraverso il dibattito parlamentare nel mese di gennaio ed entrerà in vigore solo dopo l’adozione da parte del Parlamento: secondo l’iter da seguire entro febbraio 2016.

I migranti, al loro arrivo in Danimarca riceveranno l’assistenza necessaria, sia sanitaria che di alloggio. «L’obiettivo fondamentale – recita il comunicato stampa del governo danese – è quello di garantire a chi ha bisogno il sostegno necessario».
Il ddl prevede che le autorità danesi possano prendere vestiti e bagagli dei richiedenti asilo (e di altri migranti senza permesso di soggiorno in Danimarca) al fine di trovare materiale che possa coprire le spese previste per l’accoglienza. Il sequestro si applicherà per cifre sopra le 3 mila corone danesi (un valore di circa 400 euro) e per beni «di valore considerevole». Non saranno toccati i beni che permettono di mantenere uno stile di vita basico come orologi e telefoni cellulari. I beni dal valore sentimentale saranno esentati dal sequestro ma – come sottolinea il governo stesso – sarà possibile sequestrarli se il valore economico, ritenuto alto, sarà necessario a coprire le spese. Altra cosa da non sottovalutare indicata nel comunicato del governo è l’applicazione della normativa: valida anche per i «rifugiati già presenti nel paese».

SEQUESTRO DEI BENI DEI MIGRANTI: IN DANIMARCA UN DISOCCUPATO “NON PUO’ POSSEDERE OLTRE I 1340 EURO”

– Tassa di soggiorno o confisca razziale? «Esagerano a paragonarci coi nazisti», ha dichiarato il premier Lars Løkke Rasmussen, leader del partito liberale Venstre. Il ministro dell’Integrazione Inger StØjberg ha invece sottolineato come la vicenda sia stata male interpretata: «Vedo che alcuni media stranieri stanno riversando il loro disprezzo verso il ddl», ha commentato su Facebook. «Non c’è nulla da criticare dal momento che anche un danese non può per esempio detenere oggetti di valore superiore alle 10 mila corone (1.340 euro circa) se vuole ricevere il sussidio di disoccupazione».

Jeg kan se, at nogle udenlandske medier harcelerer over, at vi i fremtiden kan inddrage asylansøgeres værdigenstande og…

Posted by Inger Støjberg on Giovedì 17 dicembre 2015

DANIMARCA SEQUESTRO DEI BENI AI MIGRANTI: LA RIVOLTA DEGLI INTELLETTUALI: “LEGGE INUTILE”

Il dibattito danese però c’è ed è decisamente vivo, con intellettuali nazionali che si scagliano contro la proposta governativa. «Pazzesco, non si capisce nemmeno se sia una minaccia per spaventare gli stranieri o se facciano sul serio», ha commentato al Washington Post Zachary Whyte, ricercatore dell’Università di Copenaghen. «In generale i migranti non arrivano da noi con grandi quantità di contanti, né con gioielli di valore, quindi oltre che crudele questa misura sarebbe inutile rispetto all’obiettivo di batter cassa», ha sottolineato. Ora la palla passa al Parlamento: su una proposta che continuerà a far discutere.

(in copertina il poliziotto danese che scherza con la ragazzina. Foto CLAUS FISKER/AFP/Getty Images)

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