Danilo Toninelli sull’intesa Pd-M5S: «Replicabile se si riformano le banche»

Ieri il Movimento 5 stelle, con il Pd, ha eletto i tre giudici della consulta. L’assemblea tra deputati e senatori non è stata delle più calme e a favore dell’accordo con il Pd e del sì alla terna hanno votato in 60. Contrari 23 (assenti 44).

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Danilo Toninelli, deputato M5S, rivendica l’intesa su Repubblica:

Barbera fino all’altro ieri per voi era invotabile. Perché avete cambiato idea?
«Inizialmente il Pd ci ha proposto il ticket Barbera-Sisto. Noi gli abbiamo detto: siete pazzi. Non voteremo mai l’avvocato di Berlusconi».
Ma neanche Barbera, dicevate. Lo accusavate per un caso di concorsi truccati, su cui ha sempre negato responsabilità. E per essere un ultrà delle riforme renziane.
«Barbera non ci piaceva e non ci piace. Ma abbiamo ragionato: noi siamo 127 e loro 630. Abbiamo portato a casa il miglior risultato possibile».
Un compromesso. Avete deciso di far politica, quindi.
«Ma quale compromesso, è la migliore mediazione possibile. Abbiamo evitato la militarizzazione della Corte a favore delle schiforme ».

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