Banca Etruria, s’indaga per truffa ai clienti. Nel mirino i controlli di Bankitalia e Consob

Gli esposti delle associazioni dei consumatori potrebbero condurre all’apertura di una quarta indagine sullo scandalo di Banca Etruria, sulla vendita di obbligazioni ad alto rischio a risparmiatori inconsapevoli. Ne parla Fabio Tonacci su Repubblica. I pm ad Arezzo stanno analizzando la posizione Bankitalia e Consob. Il dubbio è che ci siano state omissioni nell’attività di controllo. Il reato ipotizzato è quello di truffa ai danni dei clienti dell’istituto di credito.

 

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BANCA ETRURIA, I PM INDAGANO SUI CONTROLLI –

I fatti riguardano l’anno 2013, periodo in ci viene amunetato il capitale per 100 milioni di euro e vengono emesse obbligazioni subordinate per circa 120 milioni di euro:

Tra le carte del procuratore capo Roberto Rossi c’è una denuncia per «omessa vigilanza della Banca d’Italia e di altri soggetti che hanno provocato un danno enorme, bruciando il risparmio di migliaia di persone». È firmata da Elio Lannutti di Adusbef e Rosario Trefiletti di Federconsumatori. Viene definita «interessante» da un punto di vista investigativo, perché messa in relazione, appunto, a quello che è successo nel 2013. Sull’aumento patrimoniale di 100 milioni, effettuato a luglio e rivelatosi poi insufficiente, vengono citati nella denuncia due passaggi del prospetto di Bankitalia emesso allora: «al momento gli esiti dell’ispezione non sono noti e prevedibili», e quindi «ove la qualità del portafoglio creditizio e delle garanzie a mitigazione del relativo rischio dovessero essere considerate non pienamente soddisfacenti, i requisiti aggiuntivi richiesti da Banca d’Italia potrebbero essere innalzati».

(Foto di copertina: ANSA / ALESSIO TARALLETTO)

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