Oggi si fermano i cantieri della Metro C Roma

Si fermano oggi i cantieri della Metro C di Roma, la terza linea della metropolitana della Capitale che è da mesi in una guerra di nervi, di diffide e controdiffide, con Roma Metropolitane, partecipata al 100% da Roma Capitale che secondo le imprese deve più di 200 milioni in pagamenti arretrati; cifra contestata, e dichiarata inesigibile, dall’amministrazione della città. Sia come sia, l’ultima diffida ha proclamato l’ultimatum per oggi, 15 dicembre: i cantieri sono stati messi in sicurezza e i lavori si fermeranno.

SI FERMANO I CANTIERI DELLA METRO C, ALTRA SCONFITTA PER LA CITTÀ

L’ultimo comunicato del contraente generale (le imprese) è datato 4 dicembre, riportato dal Corriere della Sera. Secondo le imprese, l’azienda in house che prende ordini dal Comune ha i soldi, e per qualche ragione non li sta versando alle imprese.

[La Metro C] ha già prodotto un significativo beneficio per la mobilità cittadina. A oggi si contano 6,2 milioni di passeggeri trasportati e un tasso di regolarità del servizio di oltre il 99%, che la rende per efficienza la prima linea metropolitana in Europa. Tale risultato è stato conseguito nonostante i plurimi gravi inadempimenti dell’amministrazione (il Campidoglio, ndr), che hanno costretto il contraente generale (le imprese, ndr), fra l’altro, a supplire con le proprie risorse ai mancati pagamenti di oltre 200 milioni di euro dovuti, negli ultimi due anni, per lavori regolarmente eseguiti e certificati. Tale situazione è stata ripetutamente segnalata a tutti i livelli della pubblica amministrazione, che ha dichiarato di non avere disponibili le necessarie risorse finanziarie. In contraddizione con tale dichiarazione, Roma Metropolitane, società del Comune, ha recentemente bandito un avviso di gara rivolto alle banche allo scopo di impiegare in attività finanziarie la liquidità esistente nelle proprie casse destinata per legge al pagamento dei lavori della linea C, dimostrando di non voler adempiere ai dovuti pagamenti

Roma Metropolitane risponde con una controdiffida dicendo che i soldi che i costruttori pretendono innanzitutto sono meno di quelli che vengono richiesti, e che comunque Roma Metropolitane non può darli senza l’autorizzazione degli enti finanziatori.

La somma effettivamente esigibile da Metro C in quanto certificata da ulteriori lavori è pari a circa 100 milioni, importo ben inferiore a quanto invece riportato dalle notizie di stampa .Va ribadito che Roma Metropolitane può procedere al pagamento dei lavori solo dietro specifica autorizzazione degli Enti finanziatori che, contestualmente, rendono disponibili i fondi necessari. A tutt’oggi i fondi per il pagamento dei «Sal» non ancora liquidati non sono stati resi disponibili a Roma Metropolitane

Insomma, nella guerra delle burocrazie a rimetterci saranno i cittadini che potranno, attualmente, arrivare solo a Lodi; si potrà arrivare a San Giovanni? E il collegamento con Colosseo? E la famosa stazione Fori Imperiali o addirittura Piazza Venezia?

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Per i Radicali Italiani il progetto è, semplicemente, “fallito”, intorno al cantiere – dice Riccardo Magi – girano “più avvocati che operai” e il governo da Palazzo Chigi dovrebbe prenderne atto e dichiarare chiusa la partita, dopo un delirio di soldi buttati e di tempo perso. Ernesto Menicucci sul Corriere della Sera fa notare che, è vero, ieri Roma ha ufficializzato il logo per la candidatura alle Olimpiadi 2024, e il Comitato Olimpico Internazionale per assegnare i giochi pretende proprio che la sede olimpica venga collegata efficacemente con la metropolitana. Il progetto per arrivare dietro alla Farnesina, e dotare lo Stadio Olimpico dunque di una metropolitana, ci sarebbe pure: per ora è però più che altro un libro dei sogni.

Costi? «Siamo intorno ai due miliardi di euro», dicono le imprese. Ma molto dipende dal tipo di lavori che si eseguono. Investimento che porterebbe a 5 miliardi la cifra totale stanziata dagli enti finanziatori (lo Stato al 70%, il Comune al 18%, la Regione al 12%). Di questi, 2,9 miliardi se ne sono già andati per arrivare (quasi) fino a San Giovanni. Stazione che «in via di ultimazione», ma che non aprirà prima della fine del Giubileo, ad autunno 2016. Fanno, diviso 21,5 chilometri (da Pantano a San Giovanni, appunto), 138 milioni al chilometro. Poi c’è la tratta fino ai Fori Imperiali (con, in mezzo, forse la fermata Amba Aradam) già finanziata e da completare entro il 2020. Infine l’approdo a piazza Venezia, che era stato progettato, finanziato (c’erano 300 milioni a disposizione) ma che sarebbe anche stato in parte de-finanziato (lo sblocca Italia divide quei soldi tra Ponte dei Congressi e metro C). Tutto il resto è «nelle mani del Signore», come ripetono gli addetti ai lavori.

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