Armando Cossutta è morto

È morto ieri pomeriggio a Roma lo storico esponente comunista Armando Cossutta, da tempo ricoverato all’ospedale San Camillo. L’ex dirigente del Pci, il più filosovietico dei comunisti italiani, aveva 89 anni.

 

Armando Cossutta con Giorgio Napolitano
(Foto: ANSA / ANTONIO DI GENNARO – Ufficio Stampa della Presidenza della Repubblica)

 

ARMANDO COSSUTTA, POLITICA ATTIVA FINO AL 2006 –

Armando Cossutta è stato una delle colonne del partito Comunista Italiano negli anni in cui il rapporto con Mosca era più forte. Si era iscritto al Pci nel 1943 ed aveva partecipato alla resistenza nelle brigate Garibaldi. Nel dopoguerra divenne dirigente. Fu segretario del Pci milanese e lombardo, nel 1972 entrò in Parlamento, restandovi fino al 2006. Nel 1991 si oppose allo scioglimento del Pci. Nel 1998 Cossutta si oppose allo strappo di Fausto Bertinotti rispetto al governo Prodi, si staccò dal Partito della Riforndazione Comunista fondandone uno nuovo, il Partito dei Comunisti Italiani (Pdci), con Oliviero Diliberto e Marco Rizzo. Per contrasti con Diliberto lasciò poi anche questo partito, nel 2006, ritirandosi dalla politica attiva. Nell’agosto di quest’anno aveva perso la moglie Emilia, alla quale era legato da oltre 70 anni.

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