La prima notte in carcere di Alberto Stasi

Condannato in via definitiva a 16 annoi per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi, Alberto Stasi si è costituito ed è entrato nel carcere “modello” di Bollate, che lui stesso aveva scelto quando ancora sperava nell’assoluzione della Cassazione. Un carcere modello che però non ha lenito il dolore di essere dietro le sbarre, da innocente come lui si professa. E a chi gli è vicino chiede di spegnere la tv perché non vuole sentire «cosa dicono di me», riporta il Corriere della Sera

ALBERTO STASI IN CARCERE

Ecco cosa racconta invece oggi il Messaggero sulla prima notte di Stasi in carcere

impatto con la galera è stato comunque traumatico, malgrado la buona accoglienza dei compagni di cella e la possibilità di vedere dalle finestre L’Albero della Vita dell’Expo, che sta lì a due passi.[…] Le voci dal carcere raccontano di un ragazzo spaesato, circondato dal rispetto dagli altri detenuti, per lo più taciturno. I compagni di reparto gli hanno preparato la cena, sabato sera. […] Gli avvocati aspettano che Alberto veda prima la mamma, poi andranno pure loro. In compenso un paio di consiglieri regionali e i loro portaborse sono andati ad «accertarsi delle sue condizioni». Colloqui brevi, controllati dagli agenti, giusto il tempo per chiedere se ci sono problemi, disagi, necessità. Vietato parlare della sentenza, anche se Stasi non è riuscito a trattenersi: «Io sono innocente, lo hanno capito tutti tranne i giudici».

 

Share this article