Leopolda 2015, il pagellone del venerdì: Giachetti straccia tutti

Ciro Bonajuto: 7 – È comprensibilmente emozionato, ma non fa la figurina. Spiega a Renzi Ercolano e la Campania. Utile. Magari le prossime regionali, il Pd può pensare a lui e non al De Luca di turno. (ora aspettiamo che almeno ci definisca “personaggetti”)

Ottavia Soncini: 6 – Viene presentata come un portafortuna: è qui dalla prima Leopolda e ha solo 25 anni. Le manca un po’ il ritmo, ma non la retorica renziana. Certo, quando parla della sua candidatura alle regionali dicendo «ho ascoltato una chiamata», un brivido ci percorre la schiena. Ma la ragazza si farà

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Matteo Renzi: 6 – (per la citazione cinematografica raffinata e azzeccata) – Quasi due anni di governo e sei Leopolde toglierebbero motivazioni anche a Mourinho. Fa appendere libri in sala stampa e ne legge uno sul palco; inciampa in paio di gaffes volute – faremo vedere solo video di propaganda (e in effetti era vero) e l’annuncio del contest “vota il titolo più idiota dell’anno” – ma arriva sul palco non brillante come al solito. Questione di rodaggio oppure la Leopolda di lotta e di governo è un’utopia?

Giuseppe Sala: 2 – Era meglio non presentarsi. Lo ricordavamo – senza averlo mai ascoltato troppo attentamente – come uomo laborioso e concreto. Un amministratore perfetto, insomma. Uno che candideresti a sindaco di Milano. Ma evidentemente non c’è nessuna intenzione di farlo. Per tre minuti parla dell’Expo, poi mostra l’album del suo fotobombing con divi e first lady, condito da hashtag che neanche Salvini. Campagna elettorale (eventuale) tutta in salita

Evelina Christillin: 4 – Si è appropriata del buon esito delle Olimpiadi di Torino. Del 2006! Da allora si occupa solo di fare la tifosa juventina, ovviamente allineata, tanto che di lei si ricorda soprattutto un’aspra critica a Del Piero (!) per non aver accettato (troppo) di buon grado il benservito della società bianconera. Sa come conquistarsi il pubblico: infatti regala una sciarpa piena di gufi al premier per gufare lui e i viola contro la sua juventus. Mossa geniale a Firenze.

Roberto Giachetti 9 – Il primo vero applauso della Leopolda 2015 è per lui. Viene accolto da un boato al suo ingresso sul palco. Dopo la soporifera Evelina, risveglia la platea. Ripercorre la guerra contro il Porcellum (lui, da buon radicale, fece uno sciopero della fame che lo porto a pesare circa 60 chili) passo dopo passo. Una battaglia che – qualunque sia il vostro giudizio sull’Italicum – è stata vinta. E,  a nostro giudizio, si aggiudica la prima serata della Leopolda 2015

Fuori Concorso

 

Francesca Immacolata Chaoqui 10! twitta – serenamente – che domenica ha voglia di farsi una gita a Firenze e fare un salto alla Leopolda. Apriti cielo. La chiama la Zanzara, ad Otto e Mezzo diventa un caso e tutti a prendere le distanze. Bomber Vero! Ci trolla tutti.

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