Diego Berardi, l’italiano con le foto della Jihad su Facebook (e il tritolo)

10/12/2015 di Redazione

Diego Berardi è stato arrestato in Francia: quarant’anni, ligure di Imperia, aveva su Facebook molte foto di combattenti in nero ed era stato di recente in Siria. Mandato di cattura europeo ai suoi danni, le forze dell’ordine che pattugliano i siti web della Jihad lo tenevano d’occhio da un po’: che cosa è andato a fare in Siria? Che informazioni ha ottenuto?

DIEGO BERARDI, L’ITALIANO ARRESTATO IN FRANCIA: ERA UN FOREIGN FIGHTER?

Di lui parla la Stampa.

Per ora è accusato di detenzione di esplosivi – in casa aveva detonatori e mezzo chilo di tritolo, oltre a una carabina e 54 cartucce – ma di lui si stanno occupando i carabinieri del Ros di Genova. In particolare è sotto la lente di ingrandimento degli specialisti della «Jweb», la sezione che analizza i siti jihadisti, la fitta corrispondenza da lui avuta su Internet. Berardi sul profilo Facebook aveva postato foto di combattenti vestiti di nero come i guerriglieri dell’Isis e non è escluso che quelle foto siano state scattate durante il soggiorno in Siria. Nel Paese mediorientale chi ha incontrato? E soprattutto di quali agganci e relazioni ha usufruito per essere indirizzato verso uno degli Stati più pericolosi al mondo? Gli specialisti stanno scandagliando i suoi pc e tutta la corrispondenza informatica. L’indagine parallela Contemporaneamente c’è un’indagine parallela in Francia, dove Berardi aveva alcune proprietà lasciategli in eredità dalla famiglia e dove spesso soggiornava. I carabinieri del Reparto operativo di Imperia stanno anche cercando di ricostruire la sua cerchia di amicizie. L’attenzione è focalizzata su una ragazza. La domanda è una: Berardi è un «foreigner fighter »? O era una cellula dormiente che poteva dare appoggio ad altri? Chi gli ha fornito l’esplosivo? Il giorno prima che si aprisse OliOliva, la rassegna nazionale dell’olio nuovo che si è tenuta a Imperia dal 13 al 15 novembre, aveva postato una frase inquietante sul profilo Facebook: «Danger, mine». Chi lo conosce difficilmente avrebbe preso sul serio quel messaggio, considerandolo solo una spacconata. Berardi, rimasto sconvolto dalla morte della sorella nel 2001, era considerato un tipo balzano: girava per Oneglia cantando indifferentemente «Faccetta Nera» o «Bella Ciao», ma ultimamente il suo atteggiamento era mutato. Chi lo ha incontrato prima che andasse in Siria aveva notato uno sguardo di sfida. E il suo abbigliamento aveva assunto fogge militaresche.

Copertina: ImperiaPost

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