Vladimir Putin: “Spero non servano armi nucleari”

“Spero che non servano armi nucleari”: la frase risuona, ad evocare scenari ben drammatici. L’ha pronunciata Vladimir Putin, il presidente della repubblica russa che oggi ha colpito Raqqa, il principale bastione dell’Isis, lo Stato Islamico in Siria, con un attacco diretto da un sottomarino di stanza nel Mediterraneo, il sommergibile Rostov sul Don che ha sparato dei Kalibr, missili cruise per attacchi di terra, contro obiettivi sensibili, “bersagli terroristici” nella provincia della città dell’Isis.

MISSILI CONTRO L’ISIS DAI SOTTOMARINI RUSSI, PUTIN: “SPERO NON SERVANO ARMI NUCLEARI

Il video è diffuso dall’emittente filogovernativa RT.

L’annuncio dell’attacco, scrive sempre RT, è stato dato dal ministro della difesa russo Sergey Shoigu.

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E’ la prima volta che la Russia attacca l’Isis da un sottomarino.

Abbiamo colpito due posizioni terroriste nel territorio di Raqqa. Possiamo dire con assoluta fiducia che abbiamo inflitto significativi danni a magazzini di munizioni e a una fabbrica di mine, come d’altronde alle infrastrutture petrolifere.

Nei giorni scorsi, con attacchi aerei, la Russia ha colpito 600 obiettivi in oltre 300 raid aerei contro le forze dell’Isis in Siria. Il presidente russo, rispondendo al suo ministro della Difesa, ha messo le cose in chiaro.

Discutendo dell’operazione militare in Siria con il ministro della Difesa russo, Serghiei Shoigu, il leader del Cremlino ha dichiarato: i missili Calibre e i razzi da crociera A-101 «possono essere armati sia con testate convenzionali sia con testate speciali, cioè quelle nucleari. Certamente nulla di questo è necessario nella lotta ai terroristi, e spero che non sarà mai necessario».

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