Putin non molla Erdogan e manda elicotteri d’attacco al confine con la Turchia

Putin Erdogan

, la Russia rafforza il suo contingente militare stazionato ai confini con la Turchia. Il Cremlino, che ha comunicato di aver ritrovato la scatola nera del jet abbattuto che ha provocato lo scontro tra Mosca e Ankara, sembra intenzionato a inasprire la linea di contrapposizione scelta come risposta al “tradimento” subito nei cieli tra Siria e Turchia viste le mancate scuse di Erdogan.

RUSSIA TURCHIA

– Nuova escalation nel conflitto tra la Russia e la Turchia. L’esercito di Mosca ha stazionato in una base militare vicina alla capitale armena Erivan diversi elicotteri da attacco e da trasporto, rafforzando la presenza della sua aviazione ai confini con Ankara. A Erebuni, storica base delle forze armate sovietiche in Armenia, sono stati trasportati sette elicotteri di tipo Mi-24P e Mi-8MT. Il primo è un elicottero da battaglia, mentre il secondo svolge un doppio ruolo, sia d’attacco che di trasporto. Nella base armena erano già stazionati tre caccia MIG-29. Nelle prossime settimane il ministero della Difesa russo ha comunicato di voler portare altri elicotteri a Eribun. L’Armenia è un Paese storicamente difeso dalla Russia, a cui ha legato da accordi di tipo politico, militare ed economico, sin dai tempi della dissoluzione dell’Unione Sovietica di cui faceva parte. La decisione di Mosca appare però ispirata al recente conflitto con la Turchia, visto quanto la base sia vicina ai confini con il Paese governato da Erdogan. Ankara non ha chiesto ancora scusa per aver “tradito” la Russia con l’abbattimento del Sukhoi Su-24, e Vladimir Putin sembra intenzionato a inasprire il conflitto con il presidente turco.

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RUSSIA TURCHIA IRAQ

– Il presidente russo ha comunicato ieri il ritrovamento della scatola nera del jet russo distrutto dai missili lanciati dagli F16 turchi, annunciando l’intenzione di esaminarla assieme a diversi esperti internazionali. Il Cremlino ha deciso di aprire un altro fronte nel conflitto con la Turchia, dopo aver adottato pesanti sanzioni economiche a cui per ora Erdogan non ha risposto. La Russia ha infatti appoggiato diplomaticamente la richiesta dell’Iraq, che ha intimato all’esercito di Ankara di abbandonare la città di Mosul. Truppe turche, circa 150 soldati e 25 carro armati, sono stazionate nella popolosa città, e il governo di Bagdad ritiene questa azione militare come un’infrazione della sua sovranità territoriale. Il governo turco si è giustificato rimarcando come i suoi militari stiano addestrando i soldati curdi nell’ambito del programma Nato, ma l’Iraq non ritiene accettabile questa spiegazione. Mentre il premier Ahmet Davutoglu ha annunciato un suo prossimo viaggio a Bagdad, il ministero degli Esteri russo ha definito inaccettabile la presenza dei militari turchi contro la volontà del governo iracheno. Il caso potrebbe sollecitare un intervento del Consiglio di Sicurezza dell’Onu.

Photo credit: hakob berberyan/AFP/Getty Images

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