Putin non ha ancora finito con Erdogan

Il presidente russo Putin annuncia nuove sanzioni e avverte l’omologo turco che la Russia intende andare molto oltre l’attuale l’attuale rappresaglia per l’abbattimento del jet russo al confine tra Siria e Turchia.

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(DANIEL MIHAILESCU/AFP/Getty Images)

Il presidente russo Putin ha annunciato ulteriori sanzioni nei confronti della Turchia durante l’annuale discorso sullo stato del paese.  La Russia ha già messo al bando le importazioni di alimentari dalla Turchia, limitato la circolazione dei turchi in Russia e ieri ha accusato la famiglia del presidente turco Erdogan di contrabbandare il petrolio rubato dall’ISIS in Siria, ma Putin ha detto che non basta e che ad Ankara devono aspettarsi altri colpi.

Putin non l’ha presa bene e la retorica che impiega, speculare a quella del collega Erdogan, mira a mostrarlo furioso e pronto a colpire il collega turco fino a che non si pieghi e chieda scusa per l’abbattimento del jet russo. Scuse che il governo di Ankara non ha ancora pronunciato con la necessaria nettezza, anche se verso Mosca ha fatto una serie di dichiarazioni e gesti ufficiali che ci sono andati molto vicino.

Putin se non altro ha rassicurato su un punto: «Non stiamo progettando d’impegnarci in esibizioni militari, anche se: «Ma se qualcuno pensa che dopo aver commesso questo orrendo crimine, l’assassinio della nostra gente, se la possa cavare con qualche misura che riguarda i suoi pomodori o qualche limitazione nel settore delle costruzioni o in altri, si sbaglia di grosso.»

 

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