Giubileo, la no fly zone e le simulazioni di sicurezza

Manca esattamente una settimana all’apertura della Porta Santa del Giubileo della Misericordia indetto da Papa Francesco e si affollano le riunioni di sicurezza per garantire a Roma il più ordinato svolgimento possibile delle celebrazioni: il prefetto Franco Gabrielli sarà l’uomo che sovrintenderà tutte le misure di sicurezza per l’Anno Santo; uomini sul campo e no fly zone sull’intera capitale sono alcuni dei capisaldi del dispositivo a protezione della città, dei pellegrini e delle celebrazioni del Giubileo.

GIUBILEO: PRONTA LA NO FLY ZONE, ARRIVANO LE SIMULAZIONI DI SICUREZZA E LE NUOVE FORZE DELL’ORDINE PER ROMA

Il Messaggero nella cronaca di Roma spiega quali sono le misure allo studio.

 Il cielo sopra Roma sette giorni prima del Giubileo. E’ stato un vertice per mettere a punto i dettagli sulla sicurezza aerea, quello che ieri si è svolto a Palazzo Chigi. Il sottosegretario Claudio De Vincenti, il segretario generale Paolo Aquilanti, il prefetto di Roma Franco Gabrielli, i vertici delle forze armate, gli esperti di Enac ed Enav e delle forze di polizia hanno definito il protocollo e il coordinamento programmando anche prove generali, simulazioni ma soprattutto aree di competenza e controllo. E’ la catena di comando che vede al vertice il ministro della Difesa, al quale spetta l’ultima parola per un intervento qualora dovesse configurarsi una minaccia dal cielo. La no-fly zone sarà attiva dall’8 dicembre, ma prima ci saranno le prove generali. Intanto sono stati rafforzati anche i varchi di frontiera e altri 320 militari sono già operativi sulla frontiera Adriatica.

Gli enti che sovrintendono ai cieli italiani (Enac, Enav e Aeronautica Militare) diffonderanno quanto prima le Notam (Notices to AirMen, ordini ai piloti) che costituiscono le informazioni su quali rotte siano permesse e quali siano vietate. E nei prossimi giorni queste direttive saranno testate, con delle simulazioni di sicurezza.

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Tutte le tratte sui cieli di Roma saranno limitate o mutate, sopratutto dopo l’episodio dell’elicottero sopra il quartiere don Bosco per il funerale di Vittorio Casamonica: il prefetto e il governo non vogliono rischiare.

L’incontro a Palazzo Chigi è servito per determinare l’architettura dello spazio aereo e decidere quale sarà quel «cilindro d’aria» all’interno del quale i velivoli saranno autorizzati a circolare. Sono tre i tipi di Notam che, a seconda delle situazioni, verranno lanciati: il Notam temporaneo, quando andrà segnalato un eventuale problema di carattere tecnico. Il Notam pianificato che, invece, stabilirà i tempi e i modi per il sorvolo di una zona, e il Notam permanente che riguarderà certamente San Pietro e altri luoghi dove potrebbe avvenire una grande concentrazione di pellegrini. Oltre alle ”zone calde”, il calendario di questo Giubileo della misericordia prevede anche date speciali. i certo l’8 dicembre, quando la Porta santa sarà aperta, poi il 27, con il Giubileo della famiglia, e ancora dall’8 al 14 febbraio, quando le spoglie di padre Pio saranno esposte a San Pietro. Poi, il 4 settembre giorno previsto per la canonizzazione di madre Teresa di Calcutta.

Le misure di sicurezza tengono conto degli sviluppi tecnologici: la Capitale è al riparo anche da droni e affini.

 Sono oramai definiti, invece, gli strumenti che consentiranno di rilevare la presenza dei droni e di inibirne il volo. Ieri sono stati definiti i protocolli da attivare in caso di situazioni sospette. Saranno dei convogliatori di disturbi elettromagnetici ad impedire al segnale di terra di arrivare al drone, intervenendo sulle frequenze e consentendo “catturare” il velivolo, pilotando l’atterraggio, resta il divieto di abbattere qualunque cosa voli sopra i centri abitati, «il danno sarebbe maggiore», ha spiegato Gabrielli. 

Non è però sufficiente attrezzare la città a difendersi dal cielo: serve anche un controllo del territorio palmo a palmo. Per questo sono già giunti, o arriveranno al più presto, nuovi uomini ed effettivi delle forze dell’ordine a Roma.

Quasi mille militari per la vigilanza, che si sono aggiunti ai 1300 già presenti nella capitale. Oltre a questi del grande esercito della sicurezza fanno parte un migliaio di uomini tra poliziotti, carabinieri e guardia di finanza. Adesso altri 350 saranno di rinforzo sull’Adriatica. La direttiva del Giubileo ha dettato le regole per tutte le grandi città, con particolare attenzione per i luoghi simbolici per la cristianità, come Assisi, Padova, Loreto, San Giovanni Rotondo. E stabilisce come comportarsi quando le manifestazioni per il Giubileo si svolgeranno in concomitanza con altri grandi eventi, come la finale di Champions League del 28 maggio a Milano, la festa del primo maggio a San Giovanni o la parata del 2 giugno. Tutte manifestazioni che prevedono un potenziamento di personale.

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