Gaetana Simoni, la donna deceduta a Comacchio a sua insaputa

Una donna è morta senza esserlo. Questa è la storia di Gaetana Simoni, ufficialmente deceduta per lo Stato il 13 agosto 2012 ma ancora viva e vegeta. La donna risiede a Comacchio, dov’è nata il 16 dicembre 1972. Com’è possibile tutto questo? Un semplice, si fa per dire, caso di omonimia.

comacchio donna deceduta

GAETANA SIMONI, LA STORIA DELLA DONNA DECEDUTA A COMACCHIO A SUA INSAPUTA

Questo il grido d’aiuto della donna, raccolto dal Messaggero:

«Non esistendo più, ogni giorno devo superare mille ostacoli. Aiutatemi! Sono andata dal mio medico e lui mi ha detto perplesso “Mi avevano comunicato la sua morte, lei è stata cancellata, io non posso visitarla, né darle le medicine”. Non capivo e sono andata in Comune a chiedere spiegazioni». Dopo lunghe ricerche, l’errore è stato trovato: quello dell’omonimia e della coincidenza con l’altra Gaetana Simoni nata a Comacchio (ma residente a Copparo) nel 1925, «Ma qualcuno – aggiunge Gaetana -ha fatto confusione con i numeri e per me e la mia famiglia è iniziato l’incubo. Il Comune di Comacchio ha sì normalizzato la mia posizione ma solo all’interno di questo territorio, e se prima non esistevo, adesso esisto a metà. La mia tessera sanitaria è scaduta e non riescono a rifarla perché risulto morta, i farmaci non me li passano, a breve dovrò rinnovare la carta di identità e sarà un grosso problema. Ho pazientato per anni, non ho mai alzato la voce ma non posso andare avanti senza identita. Anche all’Agenzia delle entrate mi hanno detto che sono morta»

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LA DONNA DECEDUTA A SUA INSAPUTA, IL COMUNE DI COMACCHIO: “TUTTO OK”

La donna oggi è costretta a vivere con due documenti, un’attestazione di esistenza in vita e un certificato di decesso della sua omonima, Gaetana Simoni. Questo però è, paradossalmente, il minore dei mali:

Come funzionerà a livello fiscale? Dove sono finiti i miei contributi? E se ho pagato una multa, risulterà? Ora non posso neppure viaggiare, prendere un aereo e nemmeno ricoverami in ospedale» Il comune di Comacchio spiega che l’errore, appena scoperto è stato corretto nei registri comunali l’11 settembre 2012. «La correzione – spiegano in Comune – è stata immediatamente comunicazione agli enti interessati, e cioè Asl e Agenzia dell’entrate. Non sappiamo quanti enti abbiamo recepito la comunicazione di intervenuta variazione».

Update 28 novembre: l’Agenzia delle Entrate ha diffuso un comunicato in cui spiega che si è trattato di un disguido e che si è già attivata per risolvere il problema:

In riferimento alle notizie pubblicate ieri e oggi sugli organi di informazione, in merito
alla vicenda della signora di Comacchio, che, per un caso di omonimia, risultava
defunta, l’Agenzia delle Entrate precisa che il disguido è dipeso dal fatto che il Comune
non aveva effettuato la variazione. L’Ufficio delle Entrate di Comacchio, dopo aver
ricevuto ieri la segnalazione della signora, si è subito attivato per risolvere il problema e
non appena il Comune ha provveduto alla variazione ha potuto inserire la contribuente
nell’Anagrafe tributaria. La signora, già contattata dall’Agenzia delle Entrate, riceverà a
casa la tessera sanitaria.

(Photocredit copertina ANSA)

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