Lucy in the Sky with Diamonds e l’australopiteco Lucy

Il nome – Lucy – lo ha preso da una canzone dei Beatles: Lucy in the Sky with Diamonds; vive in Etiopia, la conosciamo da circa 41 anni e recentemente ha avuto un incontro “particolare” con il presidente degli Stati Uniti D’America Barack Obama. Stiamo parlando dell’ Australopiteco Lucy, protagonista del doodle odierno di Google.

Australopiteco Lucy

Australopiteco Lucy dove è conservata

L’Australopiteco Lucyè conservata in Etiopia, ad Addis Abeba, presso il Museo Nazionale. Proprio in Etiopia fu scoperta esattamente 41 anni fa, da alcuni paleontologi americani. Il ritrovamento avvenne per la precisione ad Afar, dove Yves Coppens, Donald Johanson, Maurice Taïeb e Tom Gray si imbatterono nei resti di un esemplare femmina, alta poco più di un metro, di A. afarensis dell’età probabile di 25 anni, vissuta circa 3,2 milioni di anni fa. Fu un ritrovamento importante, anche per il numero delle ossa – cinquantaquattro – che furono recuperate. Di particolare rilievo fu l’aver potuto osservare le ossa pelviche, la tibia e il femore. Proprio dall’osservazione di queste ossa dell’Australopiteco Lucy si capì che si trattava molto probabilmente di un Bipede.

Australopiteco Lucy scuola primaria

Lucy viene presentata – a livello di scuola primaria – un po’ come la nostra prima antenata, nonna Lucy, cosa che non è poi così lontana dal vero. In base a questo ritrovamento si è soliti considerare l’Africa come la culla d’umanità, proprio perché ci troviamo davanti ai più antichi resti del predecessore dell’uomo.

La scelta del nome Lucy fu particolarmente azzeccata e aiutò a coinvolgere i bambini, rendendo più umano questo bipede. Racconta Donald Johanson in un’intervista:

Sapevo fin dall’inizio che sarebbe stata una scoperta importante. Col senno di poi, posso dire che gli abbiamo anche dato un nomignolo azzeccato. Un membro della spedizione suggerì che, se fsse stata una femmina, come sospettavamo, avremmo potuto chiamarla Lucy, dalla canzone dei Beatles Lucy in the Sky with Diamonds” che sentivamo dal mio piccolo mangiacassette Sony la sera dopo la scoperta. Da una frase buttata lì, il nome Lucy divenne un tormentone fin dalla colazione del giorno dopo. “Perché stiamo tornando al sito di Lucy?”, “Quanto pensi che sia antica Lucy?”. In un attimo era diventata una persona. Penso che sia stato anche questo elemento a farla diventare un’icona: la gente ha iniziato ad affezionarsi al nome. Quando vedevano le fotografie non era solo un pezzo di mandibola o un cranio che li fissava con le orbite vuote: era il volto di un individuo. Questo elemento è stato particolarmente efficace nel coinvolgimento dei bambini, che mi scrivevano continuamente chiedendomi: “Abbiamo un progetto su Lucy: Pensi che fosse sposata? Che cosa mangiava?”

Australopiteco Lucy VIDEO

In questo spezzone di trasmissione Alberto Angela parla dell’evoluzione dell’uomo, e questo video si parla proprio dell’ Australopiteco Lucy 

 

Australopiteco Lucy immagini

Ecco alcune delle immagini più suggestive di Lucy

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