Perché ISIS è il gruppo terroristico più ricco al mondo

ISIS

è l’organizzazione terroristica più ricca del mondo. Il “fatturato” del sedicente califfato è stimato in almeno 2 miliardi di dollari l’anno, una somma di gran superiore a quella ottenuta da al-Qaida, l’organizzazione a cui una volta i jihadisti di al-Baghdadi facevano riferimento. Il successo economico dell’ISIS dipende principalmente da un fattore, il controllo di un vasto territorio.

ISIS COS’E’

– La rivista economica Forbes ha elaborato una graduatoria delle organizzazioni terroristiche dal maggior fatturato. Sono stime, e come tali vanno valutate, ma secondo questa graduatoria l’ISIS è la primatista assoluta del terrore, grazie a ricavi annuali da 2 miliardi di euro. Il sedicente califfato che controlla un’ampia porzione di territorio in Siria e Iraq doppia Hamas, che ha un “fatturato” da 1 miliardo di dollari, e le Farc, i guerriglieri colombiani di ispirazione marxista-leninista, che sono terzi nella classifica Forbes con un volume d’affari di 600 milioni di dollari. Al-Qaida, considerata la più importante organizzazione terroristica per molti anni, si trova dietro a Hezbollah e Talebani, con soli 150 milioni di dollari annui. Poco più di un ventesimo del giro d’affari che ISIS ha costruito all’interno e all’esterno del sedicente califfato. Fino a inizio 2014 lo Stato islamico faceva parte della rete di al-Qaida, da cui è uscita per dissensi strategici e per l’ormai aperta competizione nei confronti di al-Nusra, la sezione siriana dell’organizzazione fondata da Osama Bin Laden.

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ISIS SUCCESSO ECONOMICO

Il segreto del successo economico dell’ISIS, spiega l’analista Daveed Gartenstein-Ross, è stato costruito sul controllo di un vasto territorio in Siria e in Ira. Il gruppo di al-Qaida in Iraq, la formazione jihadista di al-Zarqawi da cui proviene ISIS, si è prima strutturata grazie all’ingresso di molti militari dell’esercito e della milizia baathista di Saddam Hussein, e poi ha acquisito gradualmente territori in Iraq, Siria e poi ancora Iraq nella primavera del 2014, quando sono state conquistate zone curde e città importanti come Tikrit, ora persa, e soprattutto Mosul. Il controllo di un’area  molto vasta, abitata da diversi milioni di persone, ha consentito a ISIS di organizzare un sistema assai efficace di raccolta delle risorse. I campi petroliferi siriani, ma anche tasse, “pizzo” su commercianti e negozianti, una sorta di imposta doganale per chi entra, esce e si muove nel sedicente califfato e attività più tradizionali di furti e contrabbando di reliquie antiche. Il controllo severo del territorio consente all’ISIS di avere risorse “fiscali” da almeno mezzo miliardo di dollari l’anno, per poter finanziare le attività terroristiche. Nessun’altra organizzazione dedita alla violenza politica e religiosa è stata così ricca e potente come ISIS, che grazie all’idea di trasformarsi in entità statuale ha potuto costruire un vero e proprio business del terrore.

Photo credit: JM LOPEZ/AFP/Getty Images

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