I mafiosi che volevano far fare ad Angelino Alfano la fine di Kennedy

«Dovrebbe fare la fine di Kennedy», il presidente americano ucciso nel ’63. È il contenuto di un’intercettazione effettuata nell’ambito dell’inchiesta sul mandamento mafioso di Corleone che rivela come alcuni dei boss arrestati dai carabinieri pensavano di colpire il ministro dell’Interno Angelino Alfano, responsabile dell’inasprimento del 41bis.

 

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ANGELINO ALFANO «COLPEVOLE» PER IL CARCERE DURO –

In particolare gli uomini di Cosa Nostra vicini al boss Totò Riina avevano progettato l’omicidio di Angelino Alfano ritenendolo «colpevole» di avere aggravato il regime di carcere duro. La circostanza emerge dall’operazione antimafia ‘Grande Passo 3’ dei Carabinieri di Palermo, che ha portato oggi all’arresto di sei persone, ritenute i nuovi boss di Corleone. Da un’intercettazione emerge chiaramente la rabbia e l’intenzione dei mafiosi di Corleone di vendicarsi nei confronti del ministro dell’Interno. E per questo motivo progettavano di ucciderlo, proprio come accadde nel 1963 a Dallas al Presidente degli Stati Uniti, ucciso da un uomo. Nell’intercettazione i mafiosi sostengono la responsabilità di Cosa nostra nell’omicidio del presidente Usa.

(Foto di copertina: OLIVIER MORIN / AFP / Getty Images)

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