Attentati a Parigi: Diesel, il cane morto da eroe nel blitz a Saint-Denis. “E’ tornato per morire vicino al padrone”

18/11/2015 di Boris Sollazzo

DIESEL, IL CANE UCCISO NEL BLITZ A SAINT-DENIS –

Si chiamava Diesel, aveva sette anni. Era un malinois, ovvero un cane da pastore belga. Ed è morto da eroe. Il RAID (Recherche Assistance Intervention Dissuasion) fin dalla sua nascita arruola tra le sue fila forze canine, fondamentali per il suo lavoro e sempre in linea, soprattutto per le operazioni di ricerca. Oggi Diesel era a Saint-Denis. E mentre quattro dei suoi commilitoni umani venivano feriti, lui, coraggioso e impavido, veniva ucciso dai terroristi. Mandato in avanscoperta nell’appartamento preso d’assalto “per valutare la minaccia” è stato investito dall’esplosione provocata dalla donna kamikaze che si è lasciata esplodere. Probabilmente il suo sacrificio ha salvato le vite dei suoi compagni, che ora lo piangono e danno notizia del suo atto eroico su Twitter.

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E subito sono partiti hashtag (#jesuischien, #RIPDiesel, #prayfordog) e tweet in onre di Diesel, per cui molti già chiedono la stessa onorificenza che si tributerebbe a un caduto in servizio umano. A strapparci il cuore però è la testimonianza di uno dei presenti. “E’ tornato indietro, per morire ai piedi del suo padrone. Anzi, del compagno”.

Qui un video di un’esercitazione delle unità K-9. Così vengono chiamate le formazioni uomo-cane del RAID:

(Photocredit account twitter @pnationale)

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