La paura e il delirio per la Seat ricercata con targa GUT 18053: tutta la storia

Mentre il presidente francese François Hollande era impegnato a parlare al Parlamento riunito, in Italia si consumava un dramma. Un’auto, con probabile ingresso a Ventimiglia, era ricercata nel nostro territorio. A bordo un uomo sospettato di essere uno dei terroristi protagonista degli attentati di sabato a Parigi. Con una targa precisa: GUT 18053. Una caccia alla vettura che ha scatenato il panico sui media nostrani. Il problema è che il dramma si è scatenato solo in Italia, a quanto pare.

SEAT GUT 18053: I PRIMI LANCI

Per spiegare meglio il corto circuito che ci ha portato a seguire un’auto che in realtà era già stata ritrovata dalla polizia ieri sera a Montreuil partiamo dai primi lanci di agenzia e dal rilancio sui nostri media. L’Ansa, alle 13.32, ha diramato la notizia parlando della nota che il servizio di cooperazione internazionale di polizia aveva inviato a tutti gli uffici competenti italiani.

“Si prega di voler ricercare una autovettura Seat modello sconosciuto di colore nero, targa GUT 18053 con probabile ingresso a Ventimiglia. Possibile collegamento con gli attentati in Francia”.

La nota – secondo quanto riporta l’agenzia – sarebbe stata inviata nella mattinata di sabato. C’è anche un SEGUE:

Al momento, viene spiegato da fonti qualificate, non c’è in ogni caso alcuna certezza che l’auto sia effettivamente entrata in Italia. La Seat è stata segnalata a tutte le polizie dei paesi confinanti con la Francia: in un documento del centro di cooperazione di polizia della dogana di Hendaye, al confine tra la Francia e la Spagna si segnala alle autorità spagnole la necessita’ di ricercare “un veicolo sospetto che è stato visto nel circondario vicino ai luoghi dove sono stati commessi gli attentati di Parigi”. Si tratta appunto della Seat. Nel documento si segnala inoltre che a bordo dell’auto c’erano tre persone e che la targa, la stessa indicata dalle autorità italiane, è incompleta.

Appunto, targa incompleta. Nessuna certezza di valico confine, modello sconosciuto e sopratutto si tratta di una nota diramata sabato mattina (ripeto sabato mattina). Noi, in Italia però il “Segue” mica lo abbiamo seguito. O meglio non lo abbiamo pesato a dovere. E siamo impazziti:

SEAT GUT 18053: LA FUGA NEL TORINESE

– Alt. Come siamo arrivati al torinese? La vicenda diventa più interessante. Altro lancio Ansa, ore 14.35.

La polizia stradale ha appena diramato le ricerche “a tutte le pattuglie in servizio sulle autostrade del Piemonte e sulla tangenziale di Torino” di una Seat Ibiza nera. A bordo un ragazzo francese di 32 anni, Baptiste Burgy. Le autorità francesi sospettano possa essere uno dei terroristi che hanno agito a Parigi l’altra notte.

E alle 15.24

Si estendono anche alle altre regioni del Nord, e non solo al Piemonte, le ricerche della Seat Ibiza nera con a bordo Baptiste Burgy, 32 anni, sospettato di avere preso parte agli attentati di Parigi. Lo si apprende dopo che la polizia stradale ha diramato le ricerche “a tutte le pattuglie in servizio sulle autostrade del Piemonte e sulla tangenziale di Torino”.

Il Giornale  nel mentre diffonde l’informativa parlando però di Abdeslam Salah.

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SEAT GUT 18053: STORIA DEL GRAN MIX, ARRIVA BAPTISTE BURGY

– Due più due fa quattro no? Non abbiamo targa precisa né modello ma molti media uniscono il lancio di prima (preciso) al lancio di dopo (sul torinese). Potrebbero esser due ricerche diverse ma ne esce fuori che a bordo della Seat, ricercata da sabato, ci potrebbe esser lui: il famigerato Baptiste Burgy. Talmente famigerato però che non figura nelle testate francesi. O meglio figura sì ma in testate minori d’oltralpe. Forse è uno scoop solo nostro. Può darsi.  Molti iniziano a sollevare dubbi su Twitter:

I dubbi ce li hanno anche i francesi. Alle 16.31 l’Agi riporta che le autorità francesi hanno chiesto informazioni su tale Baptiste Burgy, 32 anni, originario di Langres. Si tratta, sottolinea la nota, di uno straniero “non precedentemente noto”.

Ma mentre noi pensiamo già a Burgy alle porte di Roma ecco che il questore vicario di Torino, Sergio Molino spiega all’Ansa che l’allarme per la Seat c’è stato sì ma è rientrato. E non ci sono tracce del passaggio dell’auto nel territorio italiano. Il perché è presto chiaro. La Seat segnalata a tutte le questure italiane, e che ha scatenato il panico per una intera giornata, è quella trovata ieri a Montreuil, nei dintorni di Parigi. Ieri sera. Dentro la vettura sono stati trovati tre fucili AK 47, un sacco nero con 14 caricatori, un navigatore gps, 3 coltelli da macellaio e un pezzo di cintura esplosiva. La targa? Finalmente è completa: 1GUT180.
Ne davano già notizia ieri: si tratta una Seat Leon. Infatti nell’informativa lanciata da Ansa oggi non era mica specificato il modello.

Alla fine…

Burgy finora non reperito (non figura neanche nell’elenco, seguitissimo, su Le Monde). I francesi chiedono elementi (a noi) per saperne di più.  Ricapitolando, in base alle agenzie,  la prima segnalazione della vettura da parte del servizio di Cooperazione internazionale di polizia risale a sabato. Ieri è stata inviata una nuova nota in cui “le autorità francesi hanno segnalato le autovetture con targa belga Golf ILJV 973 e Seat Ibiza Gut 18053 verosimilmente coinvolte negli attentati”.

Anche sulla seconda auto non c’è traccia di informativa nei giornali francesi. Solo nei nostri commissariati. Questo articolo potrebbe aggiornarsi a breve. Sperando di capire anche noi chi diavolo sia Baptiste Burgy.

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