L’Inghilterra sta pensando mettere l’omeopatia in black list?

L’Inghilterra è pronta a bandire la prescrizione dei rimedi omeopatici? Secondo la BBC i ministri ci starebbero seriamente pensando: secondo i critici delle cure omeopatiche, infatti, ai pazienti verrebbero prescritti trattamenti inutili se non dannosi, anche se i difensori delle cure omeopatiche sostengono al contrario che su molti pazienti hanno avuto effetti documentabili e reali. Nel 2016, secondo le fonti della BBC, inizierà un’indagine sul tema per comprendere se davvero le cure omeopatiche possano avere effetti reali, o se siano solo palliativi inutili

COME FUNZIONA L’OMEOPATIA? –

 

L’omeopatia si basa sul “principio di similitudine del farmaco” (similia similibus curantur) formulato verso la fine del XVIII secolo dal medico tedesco Samuel Hahnemann. Il concetto di base, che non ha fondamenti scientifici, immagina che il giusto rimedio per una determinata malattia sia dato da quella sostanza che, in una persona sana, provoca gli stessi sintomi osservati nel malato. Tale sostanza, detta “principio omeopatico” viene diluita e somministrata al paziente. Il risultato finale viene combinato in una compressa di lattosio (zucchero). Se gli omeopati sono certi che ad una maggiore diluizione corrispondano maggiori effetti, i critici sostengono che ai pazienti non venga somministrato altro che pillole di zucchero. I trattamenti omeopatici più comuni sono per asma, infezioni auricolari, febbre da fieno, depressione, stress, ansia, allergie e artriti.

IL SERVIZIO SANITARIO INGLESE –

 

L’NHS, il servizio sanitario nazionale del Regno Unito ne è certo: “Non ci sono prove dell’efficacia dell’omeopatia per qualsiasi condizione di salute”. Per questo la Good Thinking Society, un’organizzazione no profit che promuove lo scetticismo scientifico ha chiesto che venisse inserita nella lista nera dell’Nhs, formalmente conosciuta come “Allegato 1”, dove sono raccolti tutti i farmaci che non possono essere prescritti dai medici. Nell’ “Allegato 1” ci sono tutti quei farmaci con alternative più economiche e quelli non efficaci.

IL DIBATTITO –

 

Simon Singh, fondatore della Good Thinking Society non usa mezzi termini: “Viste le risorse limitate dell’NHS, qualsiasi spesa per l’omeopatia è assolutamente ingiustificabile. I soldi spesi per questi rimedi inutili potrebbero essere utilizzati in maniera più efficace per le cure che offrono benefici reali per i pazienti”. Al contrario, la dottoressa Helen Beaumont, medico generico e presidente della Facoltà di Omeopatia sostiene che farmaci come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (ovvero i cosiddetti antidepressivi non triciclici) siano un metodo economico per ottenere un “effetto profondo” sui pazienti. «La scelta del paziente è importante; l’omeopatia funziona, è ampiamente utilizzata dai medici in Europa e i pazienti trattati sono veramente convinti dei benefici, così come lo sono io». Il risultato dell’indagine influenzerà le prescrizioni dei medici di famiglia, ma non quelle degli ospedali omeopatici e nemmeno le scelte personali degli inglesi. Il Segretario di Stato per la Salute Jeremy Hunt era stato criticato per aver sostenuto una mozione parlamentare a favore dell’omeopatia, ma in un’intervista dello scorso anno aveva affermato “Quando le risorse sono poche dobbiamo seguire le prove”. Il Ministro George Freeman, ha dichiarato alla BBC che “Con l’aumento della richiesta di farmaci abbiamo il dovere di assicurarci che le risorse vengano spese per i trattamenti più efficienti. Attualmente – ha aggiunto – stiamo valutando se l’omeopatia possa essere ancora compresa tra le prescrizioni del Sistema Sanitario Nazionale”.

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