Il misterioso incidente della donna caduta dalla Costa Fortuna: «Non volevo uccidermi»

Laura Flora Stuardo

ancora non sa come possa essere caduta dalla Costa Fortuna, la nave da crociera dove lo scorso 19 luglio si trovava in compagnia del suo compagno, Giovanni Pia, per una vacanza di navigazione nei fiordi norvegesi. La donna 53 anni, è caduta dalla nave: un volo di 35 metri. È stata recuperata in stato di coma. Gli inquirenti avevano pensato a un tentativo di suicidio. Ma quando Laura Flora si è svegliata, ha dichiarato non solo di non ricordare nulla dell’accaduto, ma di non aver mai pensato di togliersi la vita.

LAURA FLORA STUARDO: L’INCIDENTE SULLA COSTA FORTUNA –

Laura Flora Stuardo è stata intervistata da Erica De Blasi e Jacopo Ricca per La Repubblica: la donna si trova ora in un centro di riabilitazione e racconta la sua storia.

Cosa ricorda dell’incidente?

«Nulla. La mia memoria si ferma al giorno precedente, quando ero sul ponte a fotografare le cascate. Poi il buio: il resto me l’hanno raccontato. Per esempio che quella mattina sono andata dal parrucchiere è un episodio che ho scoperto dal mio compagno. Spero col tempo di poter ricordare, ma potrebbe anche essere una cosa lunga: i medici parlano di anni. In cuor mio mi auguro un giorno di scoprire la verità, di capire quello che è davvero è successo. Qualcuno mi ha consigliato l’ipnosi, ma ho un po’ paura: non vorrei che risvegliasse altri ricordi spiacevoli, magari legati a lutti familiari. Al momento posso solo dire che credo al mio compagno. Non penso che potrebbe mai fare una cosa tremenda come spingermi giù dalla nave».
Se non è stato lui cosa può essere successo? Un suo folle gesto?
«Al suicidio non ho mai pensato: amo tantissimo la vita. E anche chi mi ha visto in quei giorni continua a ripetere che ero allegra e solare, ma non capisco perché, se non ho cercato di suicidarmi, si debba sospettare del mio compagno».

LAURA FLORA STUARDO: «NON È STATO IL MIO FIDANZATO» –

Nessun motivo, quindi, per dubitare del compagno nonostante il passato non sempre facile dell’uomo:

Lei quindi continua a vederlo?
«Assolutamente sì. Viene a trovarmi tutti i giorni e siamo entrambi innamoratissimi. Non è vero che ho preferito interrompere i rapporti con lui. E neppure che eravamo in crisi e che quella era una vacanza per aggiustare la nostra storia».
In passato erano stati ipotizzati dei maltrattamenti…
«Il mio compagno ha affrontato un periodo difficile: io ho scelto comunque di stargli vicino. C’erano stati dei lutti, cose non facili da superare. E io cercavo di spronarlo: ecco, talvolta la depressione porta a reazioni violente. Ma dopo, quando lui si è convinto a farsi ricoverare per un mese, le cose sono andate bene».

LAURA FLORA STUARDO: LA RIABILITAZIONE –

Per la donna, comunque, il per percorso verso il pieno recupero è ancora lungo:

Come procede il suo recupero?
«Qualche giorno fa ho ripreso a camminare. Ho anche fatto le mie prime scale. Ci vuole del tempo, ma ho un carattere forte. Il mio è diventato un caso accademico: tantissimi medici mi hanno contattato per presentare la mia situazione in altrettante università straniere. Dovrò restare ricoverata ancora un paio di mesi. Ma spero di tornare presto a casa. Ho tante cose da fare…».

(Photocredit copertina: ANSA)

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