Milano 2040, Renzi presenta il dopo Expo

16.45 – 150 milioni all’anno per i prossimi 10 anni. Un progetto “the best”. Questa la proposta di finanziamento del governo in merito al post Expo. “2040 è una impresa ambiziosa, sorprendente in Italia. Provate a immaginare non al 2040 ma a voi 25 anni fa”, rimarca sul finale Renzi pensando ai passi fatti nel campo della tecnologia. “L’Italia deve tornare a essere facile e bella, per questo ha bisogno di progetti mondiali. Proponiamo questo – spiega – un grande progetto organico, con Cingolani e altri abbiamo fatto un progetto” che da domani potrebbe partire. Una cosa è certa “siamo in condizione di accettare ogni tipo di valorizzazione ma non di lasciare questa area in mano ai campanili. Inaccettabile in Italia e ancora di più a Milano, che può essere non solo la locomotiva di Italia ma d’Europa”.

16.35 – “Diamo la disponibilità, se richiesti. Nessun esproprio Roberto”. Risponde così Matteo Renzi al governatore lombardo in merito all’area immobiliare post Expo. Renzi cita il progetto compartecipato con l’agenzia del Demanio. “Noi pensiamo che quell’area – a differenza della Federal Building proposta dal Demanio ndr – deve esser un area a forte valore scientifico e culturale”. “Pronti da venerdì – spiega Renzi – a metter risorse ed energia”. Il governo vuole puntare a centro mondiale di genomica e big data. “Un centro a livello mondiale che affronti insieme il tema della genetica insieme a quello dei big data, applicato ai temi della neurodegenerazione, nutrizione, cibo, eco-sostenibilita'”

16.31 – “L’Expo è diventato il simbolo di chi non si rassegna”, insiste Renzi, ringraziando tutti. Punto dell’intervento dove il premier raccoglie applausi. Grazie Beppe, non posso dire oltre per ovvie ragioni”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi al Piccolo Teatro, aprendo il suo intervento a “Expo Milano 2015. L’impegno continua”. Alle sue spalle, sul palco di via Rovello, una immagine del decumano di Expo affollato di visitatori. Renzi ha ringraziato Giuseppe Sala dopo i ringraziamenti a Maurizio Martina, Giuliano Pisapia, Roberto Maroni e le istituzioni coinvolte in Expo. L'”Human Technopole Italy 2014″ sarà il progetto di conversione dei padiglioni di Expo (le operazioni di smantellamento dureranno ancora qualche mese) dove sorgerà un centro di ricerca e tecnologia applicata di altissimo livello. “L’Expo non l’ha vinta Milano ma le persone che hanno visitato il sito, fatto ore di coda”.

16.25 – “Pensiamo che l’Expo sia un punto di rilfessione sulle sfide del nostro tempo. L’Italia non più esser pensata come un concentrato di problemi. L’Italia ha uno straordinario patrimonio, spesso non considerato. Valorizzare le eccellenze, senza compiangerci addosso”.

16.19 – Riforme ma anche visione di questi ultimi “20 anni”. “Tornare ad avere un governo ogni 5 anni, possibilmente legittimato dal voto elettorale è mettersi in linea con gli altri paesi”.

16.18Matteo Renzi prende parola al Piccolo: “Milano è la città che ha accolto mio nonno e mia nonna e che ha dato una oportunità a tante famiglie. La capitale economica e la capitale di valori che non sono solo economici. Perq uesto vorrei partire dal racconto di cosa il governo vuole fare. lasciare una prposta sul tavolo per l’area post Expo”.

Milano 2040

Matteo Renzi presenta a Milano il dopo Expo. Il presidente del Consiglio illustra i dettagli dell’operazione al Piccolo Teatro Grassi. Nell’ambito di “Italia 2040” si punta al capoluogo lombardo come futura “Città della Ricerca”.

MILANO 2040, MATTEO RENZI E IL PROGETTO DOPO EXPO

– Luciano Pilotti, presidente di Arexpo, ha definito le intenzioni del governo come «un progetto ambizioso e coraggioso che richiederà grandi risorse e una governance adatta». «A 100 anni dal primo mattone di Città Studi, politica scienza e industria – ha commentato Pilotti – tornano a parlarsi su un progetto strategico per il Paese e anche qui come allora dopo un Esposizione universale. E’ un progetto di ‘scala globale’ per mettere a valore il rapporto scienza-produzione con il quale l’Italia può recuperare posizioni di competitività e produttività oltre che in attrattività di talenti e tecnologie, non parliamo poi degli investitori non più misurabili nemmeno su un piano regionale ma nazionale». I progetti saranno modulari e punteranno a un mix tra pubblico-privato, con le eccellenze milanesi in prima linea. Una sorta di piattaforma “glocale”. Ma c’è già chi non approva le intenzioni del governo.

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MILANO 2040, MARONI “MATTEO RENZI NON ESPROPRI LA REGIONE”

– «Dal presidente del Consiglio non ho ancora avuto risposte, né sugli enti di ricerca e innovazione della Lombardia da coinvolgere nel progetto, né sull’ingresso del Governo in Arexpo. Renzi deve sapere che la proprietà privata non è un furto e non esiste l’esproprio proletario, e siccome i terreni sui quali è sorta Expo non sono di Palazzo Chigi, ma della Regione e del Comune di Milano, non può essere lui a dirci cosa si farà senza coinvolgere e ascoltare i legittimi proprietari». Il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, ha dubbi sul progetto. «Presentare un progetto che non coinvolge le eccellenti strutture di ricerca e innovazione e le grandi università della Lombardia – ha osservato – è un errore al quale il premier deve porre rimedio».

(in copertina foto ANSA/ STEFANO PORTA)

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