Gli ignobili commenti alla notizia della ragazza anti-Lega molestata da un pakistano a Bologna

Sta destando un’ondata di commenti incommentabili quanto riportato dal quotidiano Il Giornale, in un articolo pubblicato lunedì, che racconta quanto accaduto a margine della manifestazione contro la Lega Nord che si è tenuta domenica a Bologna. Secondo la ricostruzione del quotidiano, una ragazza trentenne, arrivata in città per manifestare contro Salvini, avrebbe subito molestie e atti di violenza sessuale da parte di un pakistano, che aveva tentato di approcciarla nonostante lei lo avesse respinto. La donna ha poi denunciato il fatto alle autorità, che hanno fermato l’uomo.

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LA MANIFESTANTE VIOLENTATA A BOLOGNA –

Si legge nel breve articolo, a firma Claudio Cartaldo:

Lei, una ragazza di 30 anni, era scesa da Parma fino al capoluogo emiliano per marciare contro “l’invasione leghista”.

Era arrivata a Bologna la notte tra sabato e domenica, dormendo ai giardini pubblici. All’alba, come riporta il Resto del Carlino, è stata svegliata da un pakistano di 33 anni che ha tentato un approccio. Dopo il rifiuto, l’uomo è tornato alla carica. Intorno alle 11, quindi poco prima che iniziasse il corteo antagonista, l’immigrato si è nuovamente avvicinato alla ragazza palpeggiandola nelle parti intime. Dopo la violenza sessuale subita, la ragazza ha reagito con un calcio. Ad assistere alla scena le due amiche della vittima.

Subito dopo, la polizia che presente in massa nell’adiacente piazza XX Settembre, grazie alle descrizioni della ragazza e delle sue amiche è riuscita ad trovare il pakistano. L’arresto, dopo una tentata fuga, è avvenuto sempre nel parco della Montagnola. Ora l’immigrato si trova in stato di fermo. L’uomo è irregolare in Italia, visto che ha il permesso di soggiorno scaduto.

I COMMENTI: «LE STA BENE» –

Nei commenti – sia sul sito de Il Giornale che su Facebook – si scatenano i commentatori che festeggiano la violenza subita dalla giovane a suon di «le sta bene»: la ragazza infatti viene derisa per essere stata vittima di uno di quegli immigrati che, con la sua partecipazione alla manifestazione contro Salvini, voleva difendere. C’è anche chi scrive frasi di scherno contro di lei: «Perché lo ha denunciato? È una risorsa preziosa per il nostro paese!». C’è anche chi passa all’insulto aperto, dandole della «zecca comunista» che, parafrasando, corre dai poliziotti a denunciare la violenza del pakistano quando era lì per prendersela con i poliziotti.

«È DEI CENTRI SOCIALI, È COLPA SUA» – La logica dei commentatori è simile a quella messa in campo la scorsa estate, quando un altro caso di cronaca colonizzò l’opinione pubblica: la sedicenne stuprata a Roma che, una volta accertata la nazionalità italiana del suo aggressore, passò dall’essere la “povera vittima degli immigrati clandestini” alla “ragazzina che se la va a cercare perché gira di notte a Roma con abiti succinti. Il caso della giovane di Bologna non è diverso: siccome a essere vittima di violenza è «una dei centri sociali» allora «è colpa sua» se è stata aggredita dall’«immigrato cattivo» che lei «difende a tutti i costi» da «Salvini che invece vuole ripulire l’Italia ed evitare che simili fatti si ripetano ancora».

(Photocredit copertina: Facebook)

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