Scontri a Bologna, scarcerati tre attivisti. Salvini: “la giustizia italiana fa schifo”

I tre antagonisti fermati ieri dalla Polizia a Bologna durante la manifestazione organizzata da Forza Italia e Lega Nord sono stati scarcerati e verranno processati il prossimo 23 novembre per direttissima. I tre, incensurati, risponderanno di oltraggio e lesioni a pubblico ufficiale. Matteo Salvini però attacca: “sono già liberi i due bravi ragazzi dei centri a-sociali arrestati per resistenza e lesioni contro polizia e carabinieri“.

Matteo Salvini
ANSA/GIORGIO BENVENUTI

MATTEO SALVINI: “ERMES MATTIELLI? 5 ANNI DI GALERA E NEANCHE 12 ORE A CHI PICCHIA UN POLIZIOTTO”

Il Fatto Quotidiano riporta la notizia del prossimo processo dei tre fermati. Matteo Salvini parla invece di libertà citando la memoria del “povero Ermes Mattielli”: “più di 5 anni di galera e si era difeso dai ladri, e neanche 12 ore a chi picchia un poliziotto. La ‘giustizia’ italiana mi fa schifo”. Matteo Salvini si riferisce ai due antagonisti fermati la mattina dell’8 novembre perché sfuggiti a un controllo di una volante della polizia. I due, un 25enne e un 26enne entrambi di Treviso, Sono stati intercettati dalle forze dell’ordine in via Irnerio: lì hanno opposto resistenza e un agente si è ferito nell’inseguimento.

Sono già liberi i due “bravi ragazzi” dei centri a-sociali arrestati ieri a Bologna per resistenza e lesioni contro…

Posted by Matteo Salvini on Lunedì 9 novembre 2015

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I TRE ANTAGONISTI ANDRANNO A PROCESSO IL PROSSIMO 23 NOVEMBRE

Gli agenti hanno trovato nei loro zaini paragomiti, ginocchiere e cerate nere con cappuccio. Il terzo attivista invece è stato bloccato dalla Digos nel pomeriggio nella zona di Porta Mascarella. Dice la sua sulla questione anche Roberto Calderoli su Facebook: “Mentre chi ferisce un ladro per difendere i propri beni muore per il dolore di una condanna sproporzionata, i ‘democratici’ antagonisti possono tranquillamente giocare alla guerra, mandando in ospedale dei poliziotti, sapendo che il giorno dopo saranno già liberi. Questo si’ che è regime, e poi questi violenti figli di papa’ vengono a dare dei fascisti a noi… iniziassero a capire cosa significa lavorare, forse perderebbero la voglia di rompere le palle a chiunque ha il torto di provare a ragionare con la propria testa!”.

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