Stato-mafia, l’ex ministro Calogero Mannino assolto

«Assolto per non avere commesso il fatto». Il gup Marina Petruzzella ha scagionato Calogero Mannino dall’accusa di aver avviato all’inizio del 1992 la trattativa fra pezzi dello Stato e i vertici di Cosa nostra. Mannino era imputato per il reato di “violenza o minaccia a un corpo politico, amministrativo o giudiziario” previsto dall’articolo 338 del codice penale.

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CALOGERO MANNINO ASSOLTO: IL PROCESSO STATO-MAFIA

– Dopo un’ora di camera di consiglio e due anni e mezzo di processo questo è uno dei primi verdetti sulla trattativa. Mannino aveva chiesto il rito abbreviato. In corte di assise risultano ancora imputati gli ex ufficiali del Ros Mario Mori, Antonio Subranni, Giuseppe De Donno e Mauro Obinu, l’ex ministro dell’Interno Nicola Mancino, l’ex forzista Marcello Dell’Utri, il pentito Giovanni Brusca e i boss Totò Riina, Leoluca Bagarella e Antonino Cinà.

CALOGERO MANNINO ASSOLTO: I PM IMPUGNERANNO SENTENZA

– «Spero che sia per Mannino la fine di un incubo giudiziario», ha commentato Nino Caleca, uno dei tre legali dell’ex ministro. «I processi penali non sono i luoghi più adatti a ricostruire la storia. Si fanno con i fatti e per accertare precise condotte penali». Nel mentre i pm hanno annunciato che impugneranno la sentenza. La squadra dell’accusa è composta dal procuratore aggiunto Vittorio Teresi con i sostituti Francesco Del Bene, Nino Di Matteo e Roberto Tartaglia. Le motivazioni della sentenza saranno depositate fra 90 giorni.

(foto di repertorio ANSA/FRANCO LANNINO)

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