Massimo D’Alema: “Sono preoccupato per il futuro del Paese”

Massimo D’Alema torna a parlare di Matteo Renzi paventando pericoli per il futuro del Paese. Per farlo ha scelto la presentazione del libro di Lamberto Dini “Una certa idea dell’Italia”: “le riforme del Governo Renzi stanno disegnando un sistema istituzionale confuso e pericoloso. Sono preoccupato per il futuro di questo Paese”.

Massimo D'Alema
ANSA/CLAUDIO PERI

MASSIMO D’ALEMA: “UN MOMENTO STRAORDINARIO MA L’EUROPA CRESCE POCO E L’ITALIA LA METÀ”

Massimo D’Alema è partito da una premessa che a suo dire gli permette di vivere la politica italiana più serenamente: “Il fatto che lavoro all’estero mi permette di guardare a queste cose con un certo distacco”. E subito dopo parte con l’attacco frontale a Matteo Renzi: “Voglio esprimere preoccupazione sull’economia e il futuro del nostro Paese: siamo in un momento buono per l’Europa, esiste una straordinaria congiuntura favorevole. E invece l’Europa cresce poco e l’Italia cresce la metà di quel poco. Sotto il governo Dini c’è stato il record della crescita oggi invece si celebra lo 0,9 per cento e poi si dice che in politica non bisogna ridere…ecco questo è un duro attacco di D’Alema a Renzi? No, è l’attacco dei numeri a Renzi. Ma capisco che già questo capisco possa sembrare fuori legge…”.

MASSIMO D’ALEMA: “I PROBLEMI DEL PAESE NON MI SEMBRANO AGGREDITI”

 

Massimo D’Alema ha poi spiegato che a suo dire non c’è nessuna azione vera e incisiva: “Io giro il mondo, sto in Italia una settimana al mese. I problemi di fondo del Paese non mi sembrano aggrediti. Vedo politiche fatte alla ‘carpe diem’, per ottenere un vantaggio immediato secondo un’idea populista, plebiscitaria della politica. Sono d’accordo che alcuni popolusimi siano più pericolosi di altri, ma il combinato disposto legge elettorale-riforma della Costituzione crea un sistema confuso e pericoloso”. Tutto perché l’Italicum “non è un vestito che ci si fa su misura, se no si rischia che lo si debba veder indossare a qualcun altro, e non sarebbe la prima volta. Non so in un’eventuale ballottaggio tra il Pd e i cinque stelle per chi voterà l’elettorato leghista…”.

 

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MASSIMO D’ALEMA: “IL MIO GOVERNO? PERSONALITÀ, NON QUATTRO AMICI”

Massimo D’Alema attacca Matteo Renzi anche nel modo che ha di parlare delle Istituzioni: “Si puo’ discutere così, con questo approccio? In quest’ottica ‘carpe diem’ mi pare una lunghezza esagerata, si ragiona sull’istante, senza attenzione alle prospettive del Paese. Queste tendenze possono aprire la strada a rischi gravi per l’Italia”. E a proposito di parole, l’ex Presidente del Consiglio attacca ancora il Segretario Pd sul tema della composizione del suo governo: “non eravamo quattro amici, c’erano personalità. Non potevo permettermi di andare con una cartellina vuota, mi avrebbero crocifisso. Un Consiglio dei Ministri deve essere composto da grandi personalità, da persone forti”.

MASSIMO D’ALEMA E FRANCESCO RUTELLI: “IO SOSTENGO RENZI” “IO USO ANCORA IL CERVELLO”

Nel corso della presentazione c’è stato anche un piccolo battibecco con Francesco Rutelli. L’ex sindaco di Roma si era definito un sostenitore di Renzi: “a questo tavolo sono l’unico a non parlarne male…” scatenando la risposta di Massimo D’Alema: “Rutelli dice che il mercato richiede l’utilizzo della leadership. Io sono fuori mercato, è evidente, uso ancora il cervello. Non ho preconcetti per nessuno, ma preoccupazioni per il futuro del Paese. Speravo ci fosse ancora in Parlamento un nucleo sufficiente di persone sagge per porre rimedio alle riforme del governo”. (Photocredit copertina ANSA/CLAUDIO PERI)

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