“Marò, l’India ha manipolato le prove”

Continua la battaglia (legale e mediale) sul caso dei due Marò. Oggi tocca al Giorno accusare l’India di aver manipolato le prove. Lo riporta TgCom24.

COSA DICE IL GIORNO

Ecco le accuse

Esaminando quanto risulta in maniera automatica allo Ship Security Alarm System, il sistema di allarme subito attivato a bordo della nave, le due imbarcazioni, la petroliera e il peschereccio, passarono a 920 metri di distanza e non a 50 come si sostiene nella “Scena del crimine”. E i proiettili partiti dalla Lexie sarebbero arrivati sul peschereccio da sinistra e non da destra, la fiancata su cui sono stati trovati i fori delle pallottole. A uccidere il pescatore Valentine Jelestine fu una pallottola molto più grande di quelle in dotazione ai marò, come diversa fu l’ogiva che colpì Ajish Pink, che non poteva partire dai fucili utilizzati da Latorre e Girone.

E sui proiettili ecco il complottone

Esaminando quanto risulta in maniera automatica allo Ship Security Alarm System, il sistema di allarme subito attivato a bordo della nave, le due imbarcazioni, la petroliera e il peschereccio, passarono a 920 metri di distanza e non a 50 come si sostiene nella “Scena del crimine”. E i proiettili partiti dalla Lexie sarebbero arrivati sul peschereccio da sinistra e non da destra, la fiancata su cui sono stati trovati i fori delle pallottole. A uccidere il pescatore Valentine Jelestine fu una pallottola molto più grande di quelle in dotazione ai marò, come diversa fu l’ogiva che colpì Ajish Pink, che non poteva partire dai fucili utilizzati da Latorre e Girone.

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