Benevento, la Caritas: «Servono 500mila euro per le famiglie alluvionate» – VIDEO

26/10/2015 di Donato De Sena

«Quello che chiediamo è che ci siano 500mila persone che mettano un euro a testa. Con un euro a testa possiamo risolvere le tante situazioni che hanno interrotto le esistenze ordinarie di famiglie che hanno perso mobili, elettrodomestici, automobili. Se ci mettiamo insieme l’onda della fraternità può essere più forte dell’onda che ha distrutto queste famiglie». È l’appello che in queste ore continua a rivolgere la Caritas Diocesana di Benevento, l’ente maggiormente impegnato nella raccolta e nella distribuzione di viveri e pasti caldi alle famiglie colpite dall’alluvione della notte tra il 14 e il 15 ottobre. A ripetere l’invito è stato ieri il coordinatore Angelo Moretti, che abbiamo incontrato nella sede di via san Pasquale, dove fin da subito sono state aperte le porte agli sfollati e a centinaia di volontari provenienti da ogni parte della Campania.

 

La nostra visita al centro di accoglienza di via San Pasquale (VIDEO)

 

Gli sfollati a Benevento, ci ha spiegato Moretti, sono circa 500 (120/130 famiglie), un altro centinaio invece a Ponte, Paupisi e Solopaca (località della provincia). Nella maggior parte dei casi si tratta di persone che hanno dovuto abbandonare la propria abitazione perché impraticabile (devastata da fango e umidità ed oramai priva di mobili e servizi), in alcuni casi le abitazioni sono purtroppo inagibili. Tanti sfollati hanno provato accoglienza a casa di parenti. Qualcuno (5 famiglie, una ventina di persone) alloggia invece nel centro d’accoglienza allestito nella sede della Caritas, dove la macchina organizzativa è oramai ben collaudata.

 

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«Ogni giorno prepariamo consegniamo mille pasti», ci ha detto il coordinatore. Ma i volontari si occupano di tutto: anche di raccogliere, ordinare e distribuire indumenti, di preparare kit di alimenti e prodotti per l’igiene o per la pulizia, di pulire cortili, strade o interni delle abitazioni, di segnalare guasti alle società fornitrici di servizi. Sono quasi tutti giovani, o giovanissimi. E numerosi. Al centro di accoglienza di via San Pasquale la lista di chi offre il suo aiuto è infatti lunghissima e in continuo aggiornamento. «In questa prima settimana sono arrivate circa 800 persone a registrarsi (circa 550 non appartenenti ad alcuna associazione, nda)», spiega uno dei volontari.  «Abbiamo 15 capisquadra dislocati nelle zone più colpite dall’alluvione. Supportati dai volontari, i capisquadra individuano le emergenze. Quindi arrivano le richieste di aiuti, e il magazzino provvede a preparare quanto occorre». Un lavoro che continuerà anche nelle prossime settimane.

 

 

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«Ci vogliono due o tre settimane affinché le famiglie possano cominciare a cucinare», dice Moretti. Ma il principale problema è quello dei fondi. Per risolvere i problemi primari delle famiglie servono quei 500mila euro. Ora la raccolta fondi della Caritas è giunta a circa 50mila. È possibile partecipare sia con denaro contante che con versamento su conto corrente bancario. Le coordinate bancarie sono: Caritas Diocesana di Benevento – c/c Banca Popolare Etica IT03A0501803400000000160288 – Causale: Emergenza alluvione provincia di Benevento.

(Foto e video: Giornalettismo)

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