La lettera segreta del Pd contro Ignazio Marino

Un documento segreto che spiega il perché del No a Marino da parte del Pd. Che rimarrà segreto, a meno che il chirurgo non faccia dietrofront sulle sue dimissioni. Ne parla Il Messaggero.

LA LETTERA SEGRETA DEL PD

Ecco cosa riporta il quotidiano romano

Il piano B del Pd romano, nel caso in cui Ignazio Marino dovesse ritirare le sue dimissioni, è chiuso in un cassetto negli uffici del gruppo capitolino: una lettera, che alla bisogna dovrebbe essere firmata da tutti i 19 consiglieri comunali dem

E cosa ci sarebbe?

La sfiducia al chirurgo dem non nasce dalle vicende di Mafia Capitale, «dove anzi si è marcata una netta discontinuità rispetto alla precedente amministrazione». E neppure dallo scontrini-gate, «a meno che la Procura non dovesse decidere di procedere nell’inchiesta per il reato di peculato». I democrat romani rimproverano invece all’inquilino del Campidoglio «troppi errori nella gestione della città» e quindi «capacità di governo non adeguate a un compito così difficile». Ma anche «un rapporto troppo spesso conflittuale tra giunta e consiglio» che, secondo il Pd, avrebbe reso «più difficile» amministrare la Capitale «in un momento storico caratterizzato da oggettive difficoltà, anche finanziarie» per Palazzo Senatorio.

Si attende insomma la mossa di Marino. E i giorni scorrono

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