Donne trucidate perché accusate di stregoneria, i video choc sconvolgono il mondo

Storie di streghe bruciate e uccise da Papua Nuova Guinea (PNG), superstizione e violenze si diffondono in rete e nelle zone più sviluppate, l’avanzare della tecnica e l’aumento dell’istruzione sembrano inefficaci, se non controproducenti.

La PNG è parte del Commonwealth, qui la visita di Elisabetta II nell'agosto scorso STILLWELL        (Photo credit should read JOHN STILLWELL/AFP/Getty Images)
La PNG è parte del Commonwealth, qui la visita di Elisabetta II nell’agosto scorso  (Photo credit JOHN STILLWELL/AFP/Getty Images)

PAPUA NUOVA GUINEA, UN PAESE POVERO –

Papua Nuova Guinea è un paese che occupa metà dell’isola della Nuova Guinea e ha un territorio esteso quasi quanto quello dell’Italia, ma con appena poco più di 3 milioni di abitanti e pochissime risorse a disposizione del governo, tanto che il paese ospita a pagamento un centro di detenzione per migranti dove i governi di Canberra scaricano i boat people che dall’Asia cercano rifugio in Australia.

LA CACCIA ALLE STREGHE IN PAPUA NUOVA GUINEA –

In questi giorni a far notizia sono alcuni video che sono stati distribuiti in rete e che documentano le torture e forse le condanne a morte di 4 donne, accusate di aver rubato il cuore a un giovane compaesano. Da quello che dicono le fonti locali le immagini risalirebbero all’agosto scorso e l’accusa sosterrebbe che il furto sia stato «invisibile» e che dopo aver torturato le donne il malato è guarito perché in maniera altrettanto invisibile glielo hanno rimesso.

BOTTE E TORTURE PER LE STREGHE  –

Secondo fonti locali sentite da The Guardian in uno dei video si sente un uomo chiedere a una delle donne «dove lo hai messo?», riferendosi al cuore rubato. Sempre secondo le stesse fonti il fenomeno è addirittura in aumento e si starebbe diffondendo anche al di fuori della zona degli altopiani dove risiedono le comunità che storicamente alimentano la credenza nella stregoneria e il relativo bisogno di far giustizia eliminando le streghe.

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UN FENOMENO IN AUMENTO –

Nei video la violenza abbonda, le donne sono legate, minacciate picchiate e bruciate perché confessino mentre attorno ci sono diverse persone che infieriscono o che semplicemente guardano, come probabilmente l’autore del video. Video che poi è stato condiviso senza problemi da molti, così come le stesse credenze che lo hanno reso possibile si stanno diffondendo nel paese, dove peraltro manca qualsiasi efficace contrasto e dove fino a poco tempo fa si manifestava episodicamente. Le forze dell’ordine infatti sono impossibilitate a intervenire per tempo nei villaggi più remoti e probabilmente non lo farebbero nemmeno potendo, perché si troverebbero contro intere comunità. Peraltro nessuno tra quanti si sono davvero macchiati dell’uccisione di streghe in passato è mai stato condannato. Il governo aveva promesso qualche anno addietro un piano d’azione e un programma per affrontare culturalmente il problema, ma per ora non si è visto niente.

 

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