Val di Susa, barista minacciato per aver servito il caffè ai poliziotti

Sono probabilmente di matrice anarchica le minacce ricevute da un barista della Val di Susa, considerato colpevole di aver servito panini e bevande agli uomini delle forze dell’ordine in servizio nella zona per garantire la sicurezza ai cantieri della Tav. Vittima di un messaggio minatorio è precisamente il titolare del Paprika Caffè di via Levis 15 a Chiomonte, Torino. Sulla vetrina del locale è comparsa la scritta rossa: «Giuda, vendi la valle per 30 caffè».

 

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NO TAV, SCRITTE MINATORIE A CHIOMONTE –

L’allarme è stato lanciato da un dipendente del bar, poco prima dell’apertura. Simile minaccia per un operaio di Chiomonte che lavora nel cantiere. Sotto la sua abitazione è comparsa la scritta «Qui vive chi devasta la valle». Ne parla Elisa Sola sul Corriere della Sera ricordando anche i precedenti episodi:

Su entrambi gli episodi, si suppone di matrice anarchica, indagano i carabinieri che hanno trasmesso gli atti alla procura di Torino. Non è la prima volta che in Val di Susa vengono commesse azioni a danno di esercizi commerciali o struttura che ospitano le forze dell’ordine. Dal 2011, anno di costruzione del cantiere, l’hotel Napoleon di Susa, uno degli alberghi dove dormono i poliziotti, è stato colpito da azioni di protesta di vario tipo: presidi, minacce alla proprietaria, scritte. Anche il caso della minaccia all’operaio non è isolato. Nel maggio del 2011, durante un tentativo da parte dell’ex Ltf di erigere la recinzione dell’area della Maddalena, poi andato fallito, un camion con a bordo operai era stato colpito da pietre. Nel 2013 un altro lavoratore era stato accerchiato e aggredito di notte al termine del turno di lavoro da un gruppetto di incappucciati.

(Foto di copertina: ANSA / DAVIDE PETRIZZELLI)

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