Proteste a Napoli, polemiche per De Magistris a Titolo Quinto

Il sindaco del capoluogo campano, ospite del programma di RaiTre, non ha lasciato la trasmissione nonostante gli scontri e le proteste

24/10/2020 di Redazione

Con Napoli nel caos per le proteste contro le restrizioni, scoppia la polemica per la presenza di Luigi De Magistris a Titolo Quinto. L’immagine del sindaco della città partenopea che dagli studi della trasmissione di Rai3 osserva gli scontri tra i manifestanti, che hanno anche assalito il giornalista di Sky TG24 Paolo Fratter costringendolo alla fuga, e le forze dell’ordine ha fatto discutere nel programma e soprattutto sui social.

LEGGI ANCHE > Proteste a Napoli contro le restrizioni volute da De Luca

Le parole di De Magistris a Quinto Titolo

Durante la sua partecipazione al programma, De Magistris a Quinto Titolo ha parlato della situazione di Napoli, spiegando come “le nostre comunità sono molto provate psicologicamente” e come la città partenopea sia “sull’orlo di un baratro sociale ed economico”. “Ero in riunione con il prefetto quando, senza informare nessuno, De Luca ha annunciato la possibilità di un lockdown” ha raccontato il sindaco, lamentandosi perché “i sindaci stanno sempre con il cerino in mano” e pur “non tirandosi indietro” durante questa pandemia “non sono stati coinvolti correttamente”. Sulla protesta che ha sconvolto la notte di Napoli, De Magistris non ha nascosto le sue critiche al governatore De Luca dicendo che “fino a qualche giorni fa, prima del coprifuoco, quell’assembramento non c’era”. Parole dette mentre i manifestanti aggredivano il giornalista di Sky Paolo Fratter e lanciavano fumogeni e bombe carta contro le forze dell’ordine. Per questo poi il sindaco ha dovuto ribadire “con nettezza” che “la violenza va sempre condannata” e che quella appena trascorsa “è una giornata di amarezza e sconfitta della città di Napoli” lanciando un appello a “mantenere coesione sociale e unità”.

Le polemiche sociale per De Magistris a Titolo Quinto

La presenza di De Magistris a Titolo Quinto ha però causato proteste e polemiche sui social, con messaggi su messaggi che chiedevano perché il sindaco rimanesse in studio a guardare le immagini della sua città nel caos invece di correre lì a fare il possibile. “Posso pure andare, ma non è che posso andare dentro a uno scontro…” la sua risposta a Lucia Annunziata che gli chiedeva perché non avesse già lasciato lo studio per andare a Napoli. Una domanda ribadita da molti giornalisti e cittadini su Twitter.

Share this article