Nichi Vendola incalzato da Le Iene: «Rifiutare vitalizio? Quello che ho è mio diritto»

Le Iene, con Dino Giarrusso, hanno raggiunto il segretario del partito Sinistra Ecologia e Libertà, Nichi Vendola, per parlare dei vitalizi riservati ai politici e, in particolare, di quello che lui riceverà a fine ottobre, all’età di 57 anni, per il mandato prestato come Presidente della Regione Puglia. A fine mese Vendola percepirà un vitalizio di 5 mila 618 euro per gli 8 anni di servizio prestati. Questo andrà a sommarsi al vitalizio di circa 5 mila euro, che già percepisce da ex deputato, e alla liquidazione di fine mandato (198 mila euro).

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Iena: Da uomo di sinistra, il vitalizio lo vede come un privilegio oppure no?
Vendola: Ma, insomma, i vitalizi, ai parlamentari e ai consiglieri regionali sono stati nel dopoguerra immaginati per consentire che la politica non fosse fatta soltanto dai ricchi. Io personalmente i vitalizi dal 2013 li ho cancellati.
Iena: Però ha cancellato quelli degli altri e non i suoi.
Vendola: No, si possono cancellare quelli che riguardano il futuro, no? Si mette stop… anche perché ci sarebbe un non-fondamento giuridico e legale.
Iena: Quindi lei non ha cancellato i suoi solo perché non poteva?
Vendola: Io non ho cancellato i miei perché sono entrato con queste regole del gioco dentro le istituzioni, non ho fatto altri mestieri, sapevo che quelle erano le regole. Se prima ci fossero state altre regole, mi sarei comportato differentemente .
Iena: Se lei avesse potuto cancellare anche il suo, il diritto al vitalizio, l’avrebbe fatto? Come ha fatto a quelli che venivano dopo?
Vendola: Non avrebbe avuto significato perché i vitalizi pagano quelli che si chiamano diritti acquisiti. Tutto qua. Dopodiché, lo scandalo, secondo me, c’è quando uno ruba. Io non ho rubato, almeno questo me lo dovete riconoscere, va bene…

La Iena ha raccolto, inoltre, la testimonianza di Sergio Blasi, Consigliere regionale della Regione Puglia, che ha spiegato così la sua scelta di rinunciare al vitalizio:

“Oggi il vitalizio è assolutamente ingiusto. Stride con la condizione di vita delle persone: pochissimo lavoro, tanti ragazzi che vivono la loro condizione di precarietà e quindi difficilmente in grado di potersi mettersi da parte una pensione. Perché la politica dovrebbe avere un cospicuo gruzzolo a vita?”.

 

(In copertina foto ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)

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