Gioco d’azzardo, dalla legge di Stabilità spuntano 22mila nuove sale giochi

Nella legge di Stabilità che giovedì scorso è stata approvata in Consiglio dei Ministri è stato inserito anche un bando destinato a far discutere, quello per l’apertura di altre 22mila sale giochi. La decisione sarebbe stata assunta per garantire allo Stato maggiori entrate per 500 milioni di euro. Ne parla oggi Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera, evidenziando anche un cambio di rotta di Matteo Renzi:

Il comunicato stampa di Palazzo Chigi inserisce la voce tra le «risorse» che dovrebbero reggere i conti della finanziaria. Sei voci, di cui due in tema: «Imposta sui giochi» e «Giochi (nuove gare)». Ricavato previsto: 500 milioni più 500 milioni. Possibile? Ma non fu Matteo Renzi a firmare due anni fa, ancora sindaco ma già segretario del Pd, la proposta di legge di iniziativa popolare dell’Idv contro lo «Stato biscazziere»? E non fu lui a bacchettare i parlamentari pd che avevano votato un emendamento che puniva i Comuni i quali, frenando il dilagare delle slot machine, avevano rinunciato agli incassi del gioco d’azzardo? Disse allora, vibrante d’indignazione: «È pazzesco, allucinante. Ho chiamato Guerini che ha già parlato con Speranza e stanno cercando tecnicamente una soluzione: o un ordine del giorno o altro perché è stata votata una cosa inaccettabile». Testuale.

La scelta del governo ha ovviamente scatenato forti critiche da parte di diverse associazioni. Don Luigi Ciotti di Libera, ad esempio, parla di «ipocrisia»:

«È inaccettabile che di qua si denunci la crescita delle ludopatie e di là si continui a spingere il gioco. È una ipocrisia. E lo sanno».

A dargli ragione, paradossalmente, è proprio il sito del ministero della Salute, dove si legge:

«La ludopatia non è solo un fenomeno sociale, ma è una vera e propria malattia, che rende incapaci di resistere all’impulso di giocare d’azzardo o fare scommesse».

E ancora:

«La ludopatia può portare a rovesci finanziari, alla compromissione dei rapporti e al divorzio, alla perdita del lavoro, allo sviluppo di dipendenza da droghe o da alcol fino al suicidio».

 

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Come spiega Maurizio Fiasco (sociologo recentemente nominato dal capo dello Stato Ufficiale all’Ordine al Merito della Repubblica per «la sua attività di studio e ricerca su fenomeni quali il gioco d’azzardo e l’usura») le nuove sale giochi vanno ad aggiungersi a 90mila corner già esistenti. Si legge ancora sul Corriere:

Quei ventiduemila nuovi «casinò» sparpagliati sul territorio, spiega Fiasco, vanno infatti ad aggiungersi ad almeno 90 mila «corner» (angoli-bisca nei bar e nei più diversi locali pubblici) che ospitano già 380 mila slot machine. Più circa tremila «sale giochi», che ospitano altre 40 mila macchinette. Ma si tratta di stime: «Non siamo mai riusciti ad avere, nero su bianco, dati ufficiali credibili provincia per provincia».

(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit: Britta Pedersen)

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